Assunzioni. Noi, verghiane ostriche violentemente strappate dal nostro scoglio. Lettera
Noi, verghiane ostriche violentemente strappate dal nostro scoglio dalla marea dell'indifferenza di chi annaspa nell'individualismo e non conosce il valore e il senso della parola FAMIGLIA.
Noi, verghiane ostriche violentemente strappate dal nostro scoglio dalla marea dell'indifferenza di chi annaspa nell'individualismo e non conosce il valore e il senso della parola FAMIGLIA.
E la storia si ripete: ancora un esodo dal Sud al Nord, un esodo forzato, deliberatamente programmato dall'alto senza lasciare possibilità di scelta. Una sola cosa cambia: non abbiamo più la valigia di cartone . . . anche perché si scioglierebbe a suon di lacrime.
Gli uccelli del cielo hanno i loro nidi e le volpi le loro tane, noi che siamo umani, troppo umani, abbiamo la nostra CASA, ma ce la godremo solo a Natale, a Pasqua e in estate (forse). Per quella casa pagheremo delle tasse, perché è il solo nostro ubi consistam e non intendiamo perderla; nel frattempo spenderemo fior di quattrini stando in affitto e, novelli garibaldini, riempiremo le casse del Nord Italia.
E la storia si ripete, e la disparità continua.
E mentre i colleghi del Nord andranno a sciare o si iscriveranno in palestra, noi saremo immersi in un marea di volantini della spesa alla ricerca di prodotti al prezzo più basso. Il mutuo non perdona e nemmeno l'affitto e qualcosa dovremo pur mangiare.
"Caro" PD il Sud ti ringrazia e ti dà appuntamento alle prossime elezioni (sempre ammesso che il Partito Dittatoriale ci faccia arrivare al voto).