Associazione italiana maestri cattolici: “Fare subito assunzioni, il resto con calma”

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“Questo ddl di riforma della scuola ha aspetti fortemente contraddittori e problematici e soprattutto non è piaciuto il metodo con cui si è tentato di imporlo”: lo ha detto al Sir il presidente nazionale dell’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc), Giuseppe Desideri, commentando lo sciopero generale indetto oggi nel Paese in segno di protesta nei confronti del progetto di riforma della “Buona Scuola”.

“Questo ddl di riforma della scuola ha aspetti fortemente contraddittori e problematici e soprattutto non è piaciuto il metodo con cui si è tentato di imporlo”: lo ha detto al Sir il presidente nazionale dell’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc), Giuseppe Desideri, commentando lo sciopero generale indetto oggi nel Paese in segno di protesta nei confronti del progetto di riforma della “Buona Scuola”.

 “Tutti abbiamo reso gli onori al Governo quando lo scorso anno aveva indicato la scuola come priorità. Inoltre, aveva anche messo fondi consistenti, che è una cosa molto buona. Poi però, a partire da gennaio, sembra sia cambiato tutto, dimenticando quanto detto fino ad allora”.

Secondo il presidente Desideri, “tra gli aspetti più problematici c’è il ruolo del dirigente scolastico, che avrebbe troppo ‘potere’, andando contro la logica della scuola come ‘comunità educante’ e professionale. In secondo luogo – prosegue – nel ddl si cerca anche di contrapporre i nuovi assunti ai vecchi assunti. I nuovi assunti infatti entrerebbero con un contratto di durata triennale, creando un inedito ‘precariato esistenziale’ dei docenti. Tutto questo non penso migliori la scuola, ma rischi di peggiorarla”. Il presidente parla anche dell’obbligo di formazione previsto nel ddl, sostenendo: “Ben venga però deve essere chiarito il ‘come’ fare formazione perché non lo si spiega. Inoltre, i fondi stanziati paiono non sufficienti”.

“La cosa che ha scatenato questa forte reazione dello sciopero in larga parte del mondo scolastico – dice il presidente dell’Aimc Desideri – è che si sta vivendo come una specie di ‘tradimento’ da parte del Governo. Dopo le promesse ci eravamo illusi che fosse cambiata l’aria, che si facesse vera ‘autonomia’. E invece le contraddizioni sono notevolissime”. Cita, ad esempio, le difficoltà stimabili entro l’estate se venisse approvato il ddl così com’è, per “organizzare qualcosa che non si è mai fatto nella scuola italiana, rischiando che le cattedre rimangano scoperte ben oltre novembre e dicembre. E chi ne pagherà le spese? – chiede -. I ragazzi, le famiglie e gli stessi insegnanti”.

La proposta dell’Aimc, “condivisa con altre sigle – specifica Desideri – è di fare le assunzioni subito e portare avanti il resto della riforma facendo lavorare con più calma i parlamentari che stanno tentando nelle commissioni di Camera e Senato di ‘aggiustare’ il ddl”. Secondo il presidente “ci vorrebbero almeno 4-5 mesi per rivedere aspetti quali gli organi collegiali, il diritto allo studio, le offerte formative, i poteri dei presidi”.

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