Assistenti di lingua straniera: nel 2014 previsti 240. Ci si avvia al bilinguismo?

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Dopo la dichiarazione del ministro Giannini sull’irrinunciabilità del bilinguismo, si avviano le assunzioni degli assistenti di lingua straniera, queste figure quasi sconosciute nelle scuole italiane.

Dopo la dichiarazione del ministro Giannini sull’irrinunciabilità del bilinguismo, si avviano le assunzioni degli assistenti di lingua straniera, queste figure quasi sconosciute nelle scuole italiane.

Il bando del MIUR prevede per l’anno scolastico 2014/2015 240 posti di assistente di lingua straniera di diversa provenienza da distribuire in varie scuole italiane con un impegno settimanale di 12 ore ciascuno.

La retribuzione di questi assistenti di lingua straniera, che sarà corrisposta dal MIUR direttamente alle scuole assegnatarie, è una borsa di studio di 850 euro.

Tra le scuole che hanno fatto richiesta di questa figura la scelta ricadrà su scuole che risponderanno a specifici criteri, tra cui, ovviamente l’adozione del Clil o l’adesione al progetto Esabac, o ancora la presenza nel Piano dell’Offerta Formativa della lingua straniera come materia extracurriculare. Quindi saranno privilegiate quelle scuole che punteranno apertamente al bilinguismo.





L’unica spesa che l’istituto deve sostenere per l’assistente è quella di una polizza assicurativa per le spese sanitarie e fornire mensa e alloggio e i benefit previsti.

Gli assistenti di lingua che giungeranno in Italia per questo anno scolastico, al contrario di quello che si può pensare, non saranno in maggioranza per la lingua inglese: 108 saranno esperti in lingua francese, 58 di lingua inglese, 50 di lingua tedesca e 24 di lingua spagnola.

Gli assistenti di lingua sono, per lo più, studenti universitari o neolaureati che aderiscono a programmi di scambi culturali. Ovviamente anche gli studenti italiani avranno questa possibilità nelle altre nazioni, Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Spagna. Anche se la cosa nasce come uno scambio culturale potrebbe diventare facilmente oltre che un supporto molto valido per raggiungere il tanto sospirato bilinguismo inseguito dal ministro Giannini, anche una nuova figura lavorativa.

 

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