ANIEF-Confedir: “Blocco scatti, un grande inganno. Governo paga solo chi ha fatto ricorso”

Di
WhatsApp
Telegram

red – Un comunicato di fuoco quello apparso in queste ore sul sito dell’ANIEF-Confedir, che punta nel mirino il Governo, ma anche gli altri sindacati, accusati di aver firmato un contratto per reperire risorse per gli aumenti di stipendio dal fondo del MOF.

red – Un comunicato di fuoco quello apparso in queste ore sul sito dell’ANIEF-Confedir, che punta nel mirino il Governo, ma anche gli altri sindacati, accusati di aver firmato un contratto per reperire risorse per gli aumenti di stipendio dal fondo del MOF.

Ed il Governo ha rinnegato quell’accordo, annullando la progressione di carriera certificata nel 2011.

"Il calvario – afferma il sindacato – inizia, nel gennaio 2011, quando dietro le sole proteste dell’Anief, mentre il MEF sposta di due anni, nei cedolini di tutto il personale, la data di maturazione del prossimo scatto di anzianità, ribadendo il blocco degli scatti per il triennio 2010-2012, alcuni sindacati annunciano di esser riusciti a dirottare il risparmio dovuto al taglio di 50.000 posti di lavoro per il pagamento dei mancati aumenti maturati da alcuni nel 2010 (legge 122/2010). Gli stessi sindacati ottengono di poter ripetere l’operazione con la copertura del legislatore (legge 183/2011), a fronte di nuovi risparmi che prendono nel gennaio 2013 dalla decurtazione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per pagare gli scatti maturati nel 2011."

Ma il Governo oggi si ritrova con lo stesso bisogno di fare cassa sulle buste paga dei pubblici dipendenti e annulla, a regime, gli effetti di quegli aumenti di stipendio seppur certificati nel 2011: "la storia di una progressione di carriera prima bloccata, poi scongelata, quindi avariata."

Il blocco degli scatti, però, è incostituzionale. A dirlo è la sentenza (n. 223/12) della Consulta che riguarda magistrati e avvocati dello Stato, e se il principio vale per queste categorie, valido sarà anche per il personale della scuola, alle dipendenze del medesimo Stato: può un blocco essere incostituzionale per alcuni dipendenti e per altri no, e se un blocco è incostituzionale sarà incostituzionale anche la proroga.

Nel frattempo, visto che la Consulta per gli altri dipendenti pubblici si pronuncerà nel novembre prossimo, il MEF va avanti e risparmia.

Un risparmio garantito, dal momento che poi i soldi indietro li ridà soltanto se fai ricorso e se lo ordina un giudice.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione docenti 60, 30 e 36 CFU. Decreti pubblicati, come si accede? Webinar informativo Eurosofia venerdì 26 aprile