Ancora emendamenti per il Decreto scuola. UGL: questione reclutamento irrisolta. Faraone (PD): devono scomparire le classi pollaio

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Dopo gli emendamenti di FLCGIL, ANIEF, CSL pubblichiamo le proposte di UGL e quelle dell’On Faraone del Partito Democratico, appena giunteci in redazione

Dopo gli emendamenti di FLCGIL, ANIEF, CSL pubblichiamo le proposte di UGL e quelle dell’On Faraone del Partito Democratico, appena giunteci in redazione

Ugl: “Bene decreto ma restano questioni da risolvere”

“Il decreto sulla scuola va nella giusta direzione, ma restano ancora questioni irrisolte a partire da tutte quelle problematiche legate al reclutamento del personale, nonché allo stanziamento delle risorse economiche destinate alle istituzioni scolastiche”.

Questo in sintesi il testo che l’Ugl Scuola ha presentato nel corso dell’audizione presso la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1574 , di conversione in legge del decreto-legge n. 104 del 2013, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione, università e ricerca, in cui si legge che “misure come la riduzione del costo dei libri, la possibilità di concedere in comodato d’uso i testi o di utilizzare le edizioni precedenti, l’introduzione di contributi e benefici grazie al ‘welfare dello studente’ e la digitalizzazione degli istituti scolastici, vanno nella giusta direzione, ovvero quella di valorizzare un settore strategicamente importante come quello della scuola, oltre ad essere un valido contributo al contenimento del fenomeno della dispersione scolastica. In merito però al piano triennale che prevede l’assunzione di 69 mila insegnanti, sono necessari ulteriori chiarimenti, in particolar modo per quanto riguarda la tempistica e le modalità di attuazione. Ci dispiace inoltre constatare che non ci sia alcun riferimento al rinnovo del ccnl”.

“Pur valutando positivamente il via libera all’assunzione a tempo indeterminato di oltre 26 mila insegnanti di sostegno, è necessario allo stesso tempo prevedere tempi celeri per la stabilizzazione del personale Ata. Del resto, occorre tener presente che la riduzione degli organici ha notevolmente aumentato i carichi di lavoro del personale Ata, che si trova, troppo spesso, a non poter far fronte alle esigenze delle istituzioni scolastiche”.

“Inoltre – è scritto nel testo -, nell’articolo 15 del decreto è prevista la copertura di posti del personale Ata, da parte degli Itp: si tratta di una procedura che andrebbe a diminuire i posti per le immissioni in ruolo. In più viene riproposto il passaggio a personale amministrativo, tecnico e ausiliario dei docenti inidonei, che avrebbero difficoltà a gestire carichi di lavoro diversi, creando situazioni difficilmente gestibili all’interno delle istituzioni scolastiche. In merito alla formazione del personale scolastico riteniamo necessario che sia affidata all’Indire, di concerto con l’Invalsi, evitando in questo modo lo spreco di ulteriori risorse”.

“Per l’Ugl Scuola – si legge – resta prioritaria la copertura di tutti i posti vacanti in organico di diritto,con decorrenza immediata, senza dimenticare inoltre l’urgenza di un piano pluriennale di investimenti e di un serio progetto di snellimento delle procedure informatizzate delle scuole”

 Faraone (PD): emendamenti per il Decreto Istruzione. Asili, lavoro e tutela dei lavoratori della scuola

“Il decreto scuola è apprezzabile ma manca di un progetto di visione. È necessario pensare in termini innovativi puntando a una riforma complessiva del mondo della scuola che sottenda a una visione e a un’idea di Paese”. Lo dice l’onorevole Davide Faraone del Pd che ha presentato, con l’onorevole Simona Malpezzi, degli emendamenti al Decreto Scuola.

“L’obiettivo degli emendamenti è, quindi, migliorare le condizioni degli insegnanti e dei ragazzi. Per questo si chiede che i Comuni possano derogare dal patto di stabilità per pagare le insegnanti a tempo determinato dei servizi educativi per l’infanzia. Con questa deroga, ad esempio, a Palermo ritornerebbero a scuola 800 bambini esclusi dal servizio. Per i dirigenti scolastici e gli Uffici Scolastici provinciali devono seguire una formazione specifica in merito alla prevenzione e alla tutela dai rischi per la salute dei lavoratori della scuola.

Devono scomparire le "classi pollaio": sono da evitare le classi con un rapporto docente/alunni superiore ai limiti imposti dalla legge, soprattutto per tutelare la salute di docenti e studenti e il loro diritto alla qualità dello studio, specialmente nelle aree a forte depressione economica e sociale. Le case editrici – continua Faraone – devono adottare il Codice Polite (Pari Opportunità nei Testi Scolastici) e i due Vademecum allegati per redigere libri, al fine di rimuovere sessismi e stereotipi dai libri di testo. Questo sarebbe un primo passo verso la sensibilizzazione e la promozione della parità di genere. Chiediamo, inoltre, che venga eliminata la disparità introdotta dalla legge n. 228/2012 che di fatto non garantisce uguale trattamento tra gli studenti dei Conservatori. Infatti, i soggetti iscritti allo stesso vecchio ordinamento di studi, con durata di studi diversa, devono aver equiparato il diploma conseguito alla laurea –  non alla magistrale e non alla triennale come è adesso –  a prescindere che la data del conseguimento del titolo di studi sia dopo l’entrata in vigore della legge”.

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