Ai bimbi dislessici spetta sostegno economico

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A decretarlo una sentenza del Trinunale di Prato che ha confermato per gli alunni minori di diciotto anni con diagnosi di disturbi specifici dell'apprendimento come dislessia, discalculia o disgrafia, il diritto all'indennità di frequenza.

A decretarlo una sentenza del Trinunale di Prato che ha confermato per gli alunni minori di diciotto anni con diagnosi di disturbi specifici dell'apprendimento come dislessia, discalculia o disgrafia, il diritto all'indennità di frequenza.

Si tratta del riconoscimento di un sostegno economico per le spese legate alla frequenza di una scuola, pubblica o privata o di un centro specializzato per terapie o riabilitazione.

"Il deficit dell'apprendimento – leggiamo nella sentenza che affrontava il caso specifico di un bambino – non è singolo ma plurimo e complesso; si tratta infatti non di un semplice deficit di lettura ma di un deficit più grave comprendente anche la scrittura la quale si ripercuote anche in ambito matematico in relazione alla scrittura dei numeri e di linguaggio".

"Avere un sostegno di tipo economico – ha affermato la madre dello studente – per questi bambini che non sono autonomi nello svolgimento del percorso scolastico deve diventare un diritto al pari degli aiuti che vengono loro offerti a scuola".

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