736.000 gli studenti stranieri in Italia. Carrozza: sui problemi di integrazione si interviene caso per caso

Di Lalla
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red – Oggi il Ministro interviene su un argomento di stretta attualità nelle classi italiane, l’integrazione dei bambini stranieri. La norma del tetto del 30% non andrà cancellata, ma ci sono oggettive condizioni socio territoriali per cui a volte non è possibile rispettarla. Si valuteranno i singoli casi.

red – Oggi il Ministro interviene su un argomento di stretta attualità nelle classi italiane, l’integrazione dei bambini stranieri. La norma del tetto del 30% non andrà cancellata, ma ci sono oggettive condizioni socio territoriali per cui a volte non è possibile rispettarla. Si valuteranno i singoli casi.

In una intervista al Corriere, il Ministro Carozza difende la scuola dall’accusa di razzismo. Oguno dei casi portati alla ribalta in questi giorni va studiato con un intervento apposito, non è possibile parlare di provvedimenti generali. E sulla circolare Gelmini del gennaio 2010 che prevede il tetto del 30% di bambini stranieri in classe, il Ministro risponde "

"Per il momento non ho intenzione di cancellarla, è un’indicazione generale che nei casi particolari, e già succede, può non essere rispettata date le oggettive condizioni socio-territoriali. Inoltre occorre fare una distinzione tra i ragazzi che arrivano in Italia già grandi e magari non conoscono ancora bene la lingua, e possono aver bisogno di un supporto maggiore per l’integrazione culturale oltreché linguistica. Non possiamo considerare allo stesso modo degli altri i figli di immigrati che nascono in Italia o che sono arrivati piccolissimi da noi e conoscono la lingua quando cominciano le primarie. E possiamo considerare totalmente stranieri i bambini che vengono dalla patria comune, l’Europa? Questi bambini per me sono uguali a tutti gli altri bambini, non ci sono differenze. I nostri istituti di valutazione hanno verificato che spesso le performance degli allievi con cittadinanza non italiana sono simili a quelle degli italiani. Nella scuola italiana ci sono 736 mila alunni con cittadinanza straniera ma la metà sono nati in Italia. Sono stranieri"

Il caso di cronaca della scuola del Novarese, dove le famiglie non hanno iscritto i propri figli nella scuola di appartenenza, per la massiccia presenza di bambini rom, è però uno di questi casi.

Il Ministro in questo caso alla ricerca di un equilibrio. "L’integrazione è una delle sfide, non un problema, ma un’opportunità. Dobbiamo rassicurare, i genitori, cercando di comporre classi equilibrate. Ai genitori posso consigliare di dicutere con gli insegnanti e i dirigenti scolastici affinchè i bambini siano viti come opportunità, si pensi ad es. alle classi di bilinguismo"

Lega Nord. Per stranieri classi "ponte". "Il problema non sono le quote"

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