Nessun finanziamento statale alle scuole paritarie che discriminano sul sesso

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GB – Il Comitato bolognese scuola e costituzione ha firmato un articolo apparso sull’Unità in cui chiede esplicitamente di non dare soldi pubblici alle scuole che discriminano gli insegnanti in base all’orientamento sessuale e gli studenti in baser al sesso.

GB – Il Comitato bolognese scuola e costituzione ha firmato un articolo apparso sull’Unità in cui chiede esplicitamente di non dare soldi pubblici alle scuole che discriminano gli insegnanti in base all’orientamento sessuale e gli studenti in baser al sesso.

Secondo il Comitato la Costituzione in base all’art. 33 comma 3 e 4 riconosce alle scuole paritarie piena libertà, ma proprio per garantire tale libertà il comma 3 prevede che non ci siano finanziamenti da parte dello Stato.
La libertà di insegnamento è stata sancita poi dalla legge 62 del 2000 che afferma che alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi…Il progetto educativo indica l’eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso."

Il Comitato osserva che c’è una contradditorietà tra i principi di coscienza, ugualglianza e non discriminazione espressi dalla Costituzione e la previsione di un’adesione a un progetto educativo di carattere religioso di parte. Pertanto tali scuole non dovrebbero essere finanziate dallo Stato.

In Francia le scuole paritarie finanziate dallo Stato non impartiscono insegnamenti religiosi e il personale è selezionato con concorso pubblico. In Spagna si è recentemente stabilito l’esclusione dal finanziamento pubblico degli istituti che "ammettono studenti di un unico sesso" che, anche in Italia sono quelli dell’Opus Dei.

Il Comitato conclude affermando che le scuole paritarie in Italia ricevono 500 milioni di euro all’anno dal bilancio statale e circa un miliardo da regioni e province, che li erogano anche in modo incontrollato, ed è pertanto urgente una revisione della legge sulla parità che elimini ogni ambiguità tra la funzione della scuola paritaria e quella cattolica per essere più aderenti ai dettami costituzionali.
 

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