Mobilità 2017, anteprima: docenti potranno indicare anche una sola scuola o un solo ambito. Prevarrà sempre mobilità interprovinciale. Novità per soprannumerari

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Da poco concluso il primo incontro al Ministero per l’elaborazione del contratto relativo alla mobilità docenti 2017, dopo l’accordo del 30 dicembre. Vi anticipiamo le principali novità, alcune delle quali dovranno essere approfondite. Gli incontri continueranno fino a mercoledì e giovedì della prossima settimana.

Confermate le 15 preferenze

Massima libertà ai docenti. Oggi al Ministero è stato meglio specificata la modalità di elaborazione della domanda per la mobilità. I docenti potranno indicare fino ad un massimo di 15 preferenze di cui massimo 5 scuole. Ci sarà massima libertà di scelta tra scuole, ambito o codice provincia. I docenti potranno scegliere anche una sola scuola, un solo ambito o un solo codice provincia.

Unica domanda, prevarrà fase interprovinciale

Sarà unica la domanda sia provinciale che interprovinciale. Rimane distinta la mobilità professionale per passaggi di cattedre o di ruolo. Attenzione, però, perché la mobilità interprovinciale prevarrà su quella provinciale. Se, ciò significa, nella stessa domanda il docente metterà sia scuole che ambiti di titolarità o province, il sistema prediligerà gli ambiti, le scuole delle altre province. E ciò avverrà indipendentemente dalle preferenze nell’ordine della domanda, ovviamente se il docente esprimerà entrambe le opzioni.

Preferenze e intero codice meccanografico istituto

Nelle preferenze non si potrà esprimere singola sede, ma intero codice meccanografico dell’istituto comprensivo o superiore. Ciò è conseguenza del fatto che ormai si ragiona per “organico dell’autonomia”, comprendente quindi i diversi organici delle scuole aggregate, come avevamo anticipato in Mobilità, organici scuole aggregate saranno accorpati. Docenti esprimeranno unico codice dell’istituto comprensivo o superiore

Discorso a parte invece per i diversi organici costituiti tra scuola serale e diurno che, anche se appartenenti allo stesso istituto, sarebbero ancora distinti così come gli organici costituiti presso i CPIA, le sezioni carcerarie e ospedali.

Tali sedi, quindi, saranno ancora esprimibili nella domanda di mobilità e il docente che aspiri ad una di queste sedi dovrà esprimerli chiaramente nella domanda (anche il docente che all’interno dello stesso istituto debba passare da corso diurno a serale e viceversa). Le indicazioni puntuali si troveranno naturalmente nel testo del contratto e saranno fornite in sede di compilazione della domanda.

Docente su ambito e titolarità nella scuola in cui lavora

Oggetto di discussione oggi anche la possibilità per i docenti titolari di ambito di poter fare domanda e chiedere la titolarità nella scuola in cui insegnano. Si tratta di un punto del confronto che è stato rimandato ai prossimi giorni. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Perdenti posto su ambito nazionale

Particolare attenzione è stata portata alla situazione dei perdenti posto su ambito nazionale, senza posto in provincia. Secondo quanto discusso oggi, potranno esprimere le 15 preferenze e nel caso la domanda non dovesse ottenere risultato, saranno trasferiti d’ufficio sul primo ambito libero a livello nazionale, seguendo l’ordine di viciniorietà partendo dalla prima preferenza espressa. Si tratta di un argomento che sarà approfondito nei prossimi giorni.

Chiamata per competenze

Dovrebbe, inoltre, partire il tavolo tecnico per la chiamata per competenze. In quell’occasione di stabiliranno i criteri di assegnazione dei docenti all’organico dell’autonomia, come nel caso di più plessi dislocati in comuni diversi. Anche in quell’occasione vi aggiorneremo tempestivamente.

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