MIDA. Concorso scuola docenti e valutazione titoli: valore abilitazione sbilanciato rispetto a servizio
comunicato MIDA PRECARI – Le anticipazioni trapelate in merito alla tabella di valutazione titoli per il concorso, lasciano letteralmente basiti.
comunicato MIDA PRECARI – Le anticipazioni trapelate in merito alla tabella di valutazione titoli per il concorso, lasciano letteralmente basiti.
Attendiamo un bando di concorso per il reclutamento di docenti per le scuole statali di ogni ordine e grado,ma la linea che sottende la valutazione dei titoli non è assolutamente premiale rispetto alla mansione specifica richiesta dal ruolo.
Il riconoscimento del valore del dottorato non è qui in discussione. Lo è invece la supervalutazione attribuita al titolo,che è assolutamente sbilanciata rispetto al valore del servizio prestato in precedenza in classe. L'attribuzione di 5 punti al dottorato (nel concorso 2012 il medesimo titolo era valutato 3 punti),denota la volontà di mandare avanti parauniversitari e affini,che spesso non hanno mai varcato la porta di una classe scolastica.
Al servizio continuativo di 180 giorni vengono riconosciuti 0,5 punti. La riflessione non può eludere il sospetto che qualcosa non torni: quali competenze specifiche devono essere riconosciute come preminenti e imprescindibili?
La logica e il buon senso direbbero che l'esperienza nella gestione di classi di scuola primaria e secondaria sono un valore e un bagaglio che dovrebbe essere assolutamente valorizzato durante una procedura di reclutamento. Chi vogliano “mandare in classe”?
Professionisti della scuola o coloro che non trovano altro sbocco lavorativo e che devono essere in qualche modo accontentati?
La lobby universitaria non ha il diritto di riconvertire chi non ha trovato posto nelle università tra i banchi di scuola. La scuola dovrebbe essere il luogo in cui la passione,la professionalità e la competenza didattica specifica ,riferite ai gradi d'istruzione scolastici, concorrano alla formazione e all'educazione dei ragazzi ,con gli adeguati strumenti metodologici .
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La valorizzazione dell'esperienza è ,in questa assurda tabella di valutazione,svilita e inspiegabilmente considerata non importante. Un docente è molte cose,ma soprattutto è colui che “sa stare in classe”.
La ciliegina sulla torta? Docenti universitari nelle commissioni . Commissari d'esame che poco o nulla conoscono del mondo della scuola e le problematiche di ordine didattico ,metodologico e pratico correlate. Docenti di infanzia,primaria e secondaria valutati come e da chi? Semplice: da chi possa garantire ai “soliti noti” un bel posto fisso, alla faccia di chi non ha “santi in paradiso”. E la qualità didattica in classe diventa sempre più un optional.