Per la metà degli studenti la mafia è più forte dello Stato e il maggior grado di fiducia è verso gli insegnanti

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GB – L’indagine sulla percezione mafiosa condotta dal centro “Pio La Torre” ha coinvolto 1.126 studenti di 94 scuole distribuite su tutto il territorio italiano e di alcuni istituti tedeschi del Baden-Wurttemberg ed ha confermato come per la metà degli studenti la mafia è vista come un potere più forte di quello statale.
 

GB – L’indagine sulla percezione mafiosa condotta dal centro “Pio La Torre” ha coinvolto 1.126 studenti di 94 scuole distribuite su tutto il territorio italiano e di alcuni istituti tedeschi del Baden-Wurttemberg ed ha confermato come per la metà degli studenti la mafia è vista come un potere più forte di quello statale.
 
Solo per l’11,73% degli studenti italiani lo Stato è più forte della mafia, mentre per il 53,32% la criminalità è più forte e la restante parte non ha un’opinione al riguardo.

Secondo il 61,56% degli intervistati è la corruzione della classe dirigente che permette alla mafia di sopravvivere e per il 66,07% è la ragione della sua diffusione al centro e al Nord del Paese. Questo incide “molto o abbastanza” negativamente sull’economia della propria regione per l’81,89%, dato in costante aumento negli ultimi anni.

Per il 73% la mafia rappresenterà un ostacolo alla costruzione del proprio futuro, e l’80% invoca l’adozione di effettivi criteri meritocratici.

Le categorie che ottengono il maggior grado di fiducia sono gli insegnanti, seguiti da forze dell’ordine, magistrati, parroci. Fanalino di coda sono i politici locali e ancor piu’ nazionali.

Alla domanda sull’impegno per gli altri e nella propria comunità potendo barrare fino a due alternative, il 72,53% ha risposto che ciò significa dedicarsi a chi ha bisogno, poi il 33,50% ha indicato il far volontariato entro un’associazione, il 26,36% difendere l’ambiente, mentre solo il 12,07% ha fatto riferimento al fare politica o al partecipare a comitati cittadini (11,48%).

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