Maturità, voti alti al Sud. Colpa dei prof del Nord

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Puntualmente, ad ogni divulgazione del dato statistico dei voti della maturità scatta la polemica rituale.

Puntualmente, ad ogni divulgazione del dato statistico dei voti della maturità scatta la polemica rituale.

Ad aprire le danze, quest’anno, è il quotidiano "La Repubblica" che accoglie una dichiarazione dell’On Aprea.

"Nei test nazionali e internazionali come l’Invalsi e il Pisa i nostri ragazzi risultano i migliori nei livelli di apprendimento ma poi in queste valutazioni generali finiscono sempre in coda, forse perché qua la scuola è più severa".

"Io – continua l’assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea – sono di Bari e alla maturità, confesso, presi 60/ sessantesimi".

"Non posso dire quindi che i professori al Sud siano più di manica larga, ma la consuetudine in uso qui in Lombardia a non dare voti alti, a non superare mai il 7 o l’8, può diventare poco gratificante per gli studenti, li penalizza: dobbiamo rivedere il meccanismo della valutazione, metterlo sotto la lente d’ingrandimento e spronare i docenti ad arrivare anche al 9, anche al 10 se meritato".

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