M5S. Consentire accesso abilitandi in sostegno al concorso

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“Il nostro sistema scolastico soffre di una carenza strutturale di insegnanti di sostegno e questa situazione non verrà sanata neppure con il concorso 2016. E’ necessaria una risposta immediata che superi la logica emergenziale: chiediamo quindi al Miur di tutelare i  docenti prossimi al conseguimento del titolo di abilitazione e di specializzazione al sostegno consentendo loro la partecipazione al concorso 2016 o, in alternativa, di prevedere per gli stessi una fase transitoria nel periodo compreso tra il concorso e l'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti”.

“Il nostro sistema scolastico soffre di una carenza strutturale di insegnanti di sostegno e questa situazione non verrà sanata neppure con il concorso 2016. E’ necessaria una risposta immediata che superi la logica emergenziale: chiediamo quindi al Miur di tutelare i  docenti prossimi al conseguimento del titolo di abilitazione e di specializzazione al sostegno consentendo loro la partecipazione al concorso 2016 o, in alternativa, di prevedere per gli stessi una fase transitoria nel periodo compreso tra il concorso e l'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento dei docenti”.

Lo affermano i deputati M5S in commissione Cultura commentando il contenuto dell’interrogazione presentata alla Camera a prima firma Maria Marzana.

“Ricordiamo che nellascuola italiana ci sono 240 mila studenti disabili e che con il concorso   saranno assunti solo 5766 docenti di sostegno. Continuerà dunque a permanere una indegna situazione emergenziale: sono solo 90 mila le cattedre di sostegno coperte da personale di ruolo su oltre 120 mila posti. La ovvia conseguenza è che un quarto degli studenti disabili vengono affiancati dadocenti non in grado di rispondere alle loro esigenze”.

“Ricordiamo -afferma Maria Marzana – che i docenti in procinto di ottenere la specializzazione nel sostegno concluderanno i corsi universitari, della durata di un anno, dopo il superamento di una rigorosa selezione. E' grottesco che mentre tali soggetti verrebbero tagliati fuori dal concorso, potrebbe invece accedere chi abbia svolto i corsi di specializzazione-farsa in Romania. Corsi che si svolgono in soli 15 giorni, dopo un cospicuo esborso per la quota d’iscrizione, e che abbiamo più volte denunciato, chiedendo al Miur di adottare provvedimenti. Le norme – conclude Marzana – vanno rispettate e, quando vengono aggirate, bisogna tutelare chi invece agisce correttamente”.

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