Lettera sui potenziatori, fase C: la legge parlava chiaro.

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Da tempo ascoltiamo i lamenti dei  colleghi della fase c, i potenziatori, ma in queste ultime settimane sono molto preoccupati: le regole del grande gioco dell'assunzione straordinaria, stavolta sono rimaste quelle indicate dalla legge 107.

Da tempo ascoltiamo i lamenti dei  colleghi della fase c, i potenziatori, ma in queste ultime settimane sono molto preoccupati: le regole del grande gioco dell'assunzione straordinaria, stavolta sono rimaste quelle indicate dalla legge 107.
Eh sì, stavolta non hanno avuto cambiamenti o aggiustamenti (vedi le convocazione anticipate a fine agosto per far prendere servizio a tutti, così da far slittare la partenza, o il fatto di aver avuto sostanzialmente assegnazioni provinciali della fase c).
Ora la mobilità,  come diceva la legge,  è per loro su base nazionale e questo non piace.
Noi che non abbiamo prodotto domanda,  i docenti rimasti in gae, lo abbiamo detto appena abbiamo letto la domanda ad agosto che questo non andava bene!  Per questo noi non abbiamo prodotto domanda. Abbiamo letto meticolosamente la legge e non abbiamo aderito a quella 'offerta' straordinaria!  
Forse i colleghi non si sono informati? Forse mal consigliati?  O forse hanno detto, insieme ai sindacati: "facciamo domanda,  poi un modo di aggiustare le cose lo troveremo". In effetti per vari aspetti hanno visto giusto,  quest'anno è andata bene,  quasi, a tutti. 
Ora però che si arriva alla sostanza delle cose, non ci vogliono stare! E provano, accecati dalla disperazione della mobilità, di attaccare i nostri diritti,  quelli che erano anche i loro fino a pochi mesi fa. Spesso i colleghi della "fase c", con un concetto privo di legalità, sostengono che se si dovessero liberare posti su cattedra, questi spetterebbero a loro e non è giusto invece far scorrere le gae, perché "ORA LORO SONO DI RUOLO E NOI NO",  perciò devono sistemare prima loro e non  chi è rimasto in gae. Peccato che questa  visione NON RISPETTI LA LEGGE. Non rispetta i NOSTRI diritti, di chi ha scelto di restare in gae, con tutti i rischi e le ansie, ma con dei punti fermi sanciti dalla legge:  lo scorrimento dalle gae per il turn over dei prossimi anni, il mantenimento delle gae fino ad esaurimento. 

Cosa dovremmo fare rinunciare ai nostri diritti perché ora loro hanno capito che quello che c'era scritto nella legge era vero? Devono accettare le conseguenze della loro scelta,  noi abbiamo le nostre, le viviamo oramai dal 14/08/2015, ma non abbiamo mai chiesto di togliere diritti ad altri colleghi, come stanno tentando di fare loro.

Non si possono cambiare le regole stabilite dalla legge, che noi abbiamo preso sul serio e non abbiamo pensato di aggirare. Il rischio c'era accettando questo tipo di assunzione e dunque chi ha valutato di farla non può far altro che accettarla e non cercare di salvarsi in modo meschino provando a colpire i diritti di altri colleghi. Noi vigileremo sempre per la tutela dei nostri diritti. 
Aver detto sì alla Giannini ha un prezzo, purtroppo.

Laura Nesticò

Docente del gruppo Facebook
"Non ho fatto la domanda di assunzione volontaria"

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