Legge 104: sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione la banca dati sui dipendenti pubblici che hanno usufruito dei permessi nel 2010

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Ministero Pubblica Amministrazione – Come noto, l’articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha modificato le norme in materia di permessi spettanti ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato per l’assistenza alle persone disabili.

Ministero Pubblica Amministrazione – Come noto, l’articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha modificato le norme in materia di permessi spettanti ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato per l’assistenza alle persone disabili.

In particolare ha introdotto l’obbligo della comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti pubblici in base alla legge n. 104/1992. Tale comunicazione deve essere inviata entro il 31 marzo di ogni anno da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Per garantire il monitoraggio e il controllo sul legittimo utilizzo di tali permessi, le informazioni vengono via via raccolte in un’apposita banca dati che lo stesso Dipartimento ha realizzato negli ultimi mesi. Grazie a questa è adesso finalmente possibile conoscere l’identikit dei reali fruitori dei benefici previsti dalla legge 104/1992, verificarne l’entità e le forme di utilizzo, indirizzare i benefici direttamente sui disabili, evitare abusi e al tempo stesso semplificare il rapporto tra disabili e Pubblica Amministrazione, ottimizzando i provvedimenti di riforma all’esame del Parlamento.

Da oggi questi dati sono anche consultabili sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione affinché tutti i cittadini possano accedervi, sia pure nel rigoroso rispetto della privacy. Nell’ottica della trasparenza totale espressa dall’art. 11 della Riforma Brunetta (decreto legislativo n. 150/2009), essi sono consultabili in formato aperto, con possibilità di un loro riutilizzo secondo la licenza IODL 1.0 realizzata dal Formez. Si tratta di un primo passo verso l’Open Data di origine anglosassone: quella trasparenza reale che consente di conoscere veramente la Pubblica Amministrazione e che favorisce tra l’altro anche l’elaborazione delle informazioni – tramite diverse chiavi di lettura – da parte di professionisti, ricercatori e studiosi. I dati raccolti interessano infatti una serie di elementi tra cui il numero di dipendenti che fruiscono dei permessi mensili; i diversi gradi di parentela tra il disabile e i lavoratori interessati; il genere, le giornate e le ore di permesso fruite nel corso del 2010.

Dal patrimonio informativo inviato fin qui da 19.002 amministrazioni pubbliche (di cui 5.323 Comuni; 18 Regioni, 209 Aziende sanitarie locali, 18 Ministeri e 9.703 istituti scolastici) su un totale di 25.179, risulta che nel 2010 abbiano usufruito di tali permessi 244.997 pubblici dipendenti per un totale annuo di 4.835.263 giornate lavorative (652.387 per permessi personali e 4.182.876 per assistenza a parenti o affini).

Anche grazie alla collaborazione fornita dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, le scuole sono risultate essere tra le amministrazioni più solerti nell’ottemperare alla nuova legge: hanno infatti trasmesso i loro dati ben 9.703 istituti su 11.232, per un totale di 103.471 dipendenti dichiarati fruitori e di 1.404.859 giornate lavorative. Una risposta puntuale al monitoraggio è arrivata anche delle Aziende sanitarie locali: a oggi la banca dati raccoglie le schede trasmesse da 209 amministrazioni, per un totale di 34.985 dipendenti fruitori dei permessi e di 882.328 giornate lavorative. Per quanto riguarda invece i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i dipendenti fruitori risultano essere 16.968 per un totale di 437.511 giornate lavorative.

Sulla base delle comunicazioni fin qui pervenute – calcolando uno stipendio medio del dipendente pubblico di 33.000 euro/anno e un totale di 220 giornate lavorate all’anno – si stima infine che le pubbliche amministrazioni abbiano sostenuto nel 2010 un costo di 725.289.450 euro.

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