Le GaE non si svuotano perché il Miur fa male i conti dei posti per il ruolo

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Questa la sensazione dei docenti ancora in GaE dopo le ultime immissioni in ruolo per l’a.s. 2017/8. 52.000 assunzioni possibili ma non realizzate perché a conti fatti la distribuzione dei posti non coincideva con le classi di concorso e le province in cui ci sono ancora insegnanti in lista.

E così un numero molto alto di posti (i dati provvisori parlano di un range tra 15.000 e 22.000) rimane vuoto, da assegnare a supplenza. In attesa del prossimo anno scolastico, nella speranza che finalmente le assegnazioni vengano fatte con altra logica.

E certo i docenti ancora inseriti in GaE mal digeriscono il fatto che per i ruoli ci sono solo 2-3 posti e poi invece nell’organico di fatto fioriscono centinaia di cattedre utili per le assegnazioni provvisorie e le supplenze.

Sono stati numerosi gli appelli, anche da parte dei sindacati, per trovare una soluzione che permettesse di non “perdere” questi posti per l’a.s. 2017/18. Dal Ministero nessuna risposta.

Il problema delle cattedre vuote è che mancano i docenti in graduatoria, dice il Ministro. Il problema è la distribuzione dei posti, rispondono insegnanti e sindacati. Le graduatorie delle province del sud contano un nmero maggiore di iscritti, ma in proporzione un numero più esiguo di ruoli. Numeri che dipendono da molti fattori, come la popolazione scolastica.

Se, a conclusione delle operazioni, rimarranno posti vuoti, sarà caduta nel nulla la trasformazione dei 15.100 posti da organico di fatto in organico di diritto. Questo il punto di vista del segretario UIL Pino Turi Immissioni in ruolo per 52.000 docenti? E’ una fake news, se non si assegnano tutti i posti

22mila posti liberi per supplenze a Nord, ma dati non aggiornati. Resoconti nomine per province e classi di concorso

Aspettiamo di conoscere i dati aggiornati sulla consistenza delle graduatorie ad esaurimento.

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