Lavoro. Cala la disoccupazione, ma anche gli iscritti all’Università

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Sono circa 6,5 milioni gli italiani che sognano un lavoro. E’ quanto emerge dall’annuario statistico dell’Istat. Il numero è la somma dei disoccupati (3.033.000) e delle forze lavoro potenziali (3.554.000).

Queste ultime sono persone che non cercano un lavoro, ma si dicono pronte ad accettarlo. Oppure che lo cercano, ma non sono immediatamente disponibili. Secondo l’Istat, dopo sette anni di aumento ininterrotto, nel 2015 la stima del numero di disoccupati diminuisce in misura consistente, soprattutto nella seconda parte dell’anno, attestandosi a poco più di 3 milioni. Al calo del numero di disoccupati (-203mila, il 6,3% in meno) corrisponde la riduzione del tasso di disoccupazione, che passa dal 12,7% del 2014 all’11,9% in media nazionale.

Il calo è più accentuato nel Mezzogiorno (-1,3 punti percentuali), dove l’indicatore scende al 19,4%. Il calo dei disoccupati coinvolge sia gli uomini (-4,2%, 73mila in meno rispetto a un anno prima) che soprattutto le donne (-8,7%, -130mila). Si riduce anche la quota di quanti cercano lavoro da almeno 12 mesi (58,1%, -2,7 punti su anno).

Dall’annuario si evince che nell’anno accademico 2014/2015 il passaggio dalla scuola secondaria all’università (percentuale di neo-diplomati che si iscrivono per la prima volta all’università nello stesso anno in cui hanno conseguito il diploma) diminuisce ancora rispetto all’anno accademico 2013/14 (-0,6 punti percentuali): sono poco meno della metà i diplomati del 2014 che si sono iscritti all’università (49,1%), con i valori più alti per Molise (58,1%) e Abruzzo (54,6%).

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