Infanzia: Blundo (M5S), Obiettivi del piano non restino lettera morta

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“Il IV Piano Nazionale per l’Infanzia si pone obiettivi ambiziosi e condivisibili, prevedendo ulteriori interventi e ulteriori finanziamenti recuperati anche da una revisione e riorganizzazione dell’esistente, ma è necessario fare in modo che questi obiettivi non restino semplici intenti, come è accaduto in passato; per questo è di cruciale importanza che ci sia un impegno serio e chiaro da parte dei vari Ministeri coinvolti, anche per recepire i punti di intervento individuati dall’Osservatorio Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza”.

Lo ha detto la senatrice M5S Enza Blundo, vice presidente della commissione bicamerale per l’Infanzia e l’adolescenza, partecipando alla presentazione a Pisa del IV Piano Nazionale per l’Infanzia.

“Stiamo parlando – ha spiegato Blundo – di un Piano approvato a tutti i livelli, inclusa la Conferenza delle Regioni, e che oggi viene presentato dall’Anci, e che quindi non può rimanere lettera morta. Sino ad oggi la carenza di risorse finanziarie per il sociale – ha aggiunto – e la loro graduale e costante riduzione ha impedito ai Comuni e agli amministratori locali di garantire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà. Ed è sotto gli occhi di tutti come gli interventi di sostegno al reddito adottati dagli ultimi governi per il contrasto alla povertà minorile, abbiano avuto un’efficacia limitata se non nulla, non contribuendo affatto ad aiutare le famiglie a uscire dal disagio in cui versano”.

“Per contrastare in maniera incisiva la povertà familiare, soprattutto laddove ci sono dei minori, è più opportuno prevedere un unico strumento generale di contrasto alla povertà, come il reddito di cittadinanza o forme di reddito di inclusione che aiutino e supportino le famiglie per tutto il periodo di temporanea difficoltà” ha concluso.

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