Immissioni in ruolo, Uil: surroga posti vacanti e superamento tetto 10% infanzia e primaria per assegnare tutte le cattedre

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comunicato Uil Scuola – La Ministra aveva dichiarato che per settembre avrebbe proceduto ad effettuare 51.773 nomine in ruolo per i docenti, a cui si sarebbero aggiunte quelle del personale ATA e del personale educativo.

Ad oggi siamo lontani da questi numeri e se non si pone immediato riparo – mette in evidenza il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – si rischia di vanificare lo sforzo di un avvio di anno scolastico con tutti docenti nelle loro classi.

Per la Uil Scuola, occorre surrogare i posti lasciati dai docenti che hanno scelto di accettare una nomina in altro ruolo – e che spiega Turi – hanno lasciato il loro posto, che quindi risulterà vacante se non lo si occupa con un’altra immissione in ruolo. Senza questa procedura c’è il fondato rischio che l’operazione immissioni in ruolo, tanto reclamizzata, si riveli una fake news che vanificherà anche il parziale sforzo di trasferire dall’organico di fatto a quello di diritto i 15.000 posti previsti.

Bisogna prevedere, anche per la scuola dell’infanzia e la primaria, il superamento del tetto del 10% fissato per personale idoneo al concorso ordinario del 2016, non solo e non tanto per l’inaccettabile discriminazione che si realizzerebbe, ma per utilizzare tutte le possibilità di assunzione che, in caso contrario, non arriverebbero ad utilizzare tutte le disponibilità previste.

Perché gli intendimenti della Ministra e dell’intero Governo non siano solo parole, bisogna effettuare tutte le nomine previste dallo stesso Miur e autorizzate dal MEF: a tal fine occorre che (ancorché non previsto nelle note operative inviate agli Uffici Scolastici Regionali per le nomine in ruolo) tutti i posti di docenti già di ruolo che, attraverso lo scorrimento delle graduatorie di concorso ordinario, sono passati o passeranno ad altro ruolo, siano assegnati allo scorrimento della graduatorie ad esaurimento e di merito.

E’ pur vero che le indicazioni date agli Uffici scolastici regionali, prevedono il rigoroso rispetto dei contingenti assegnati e non danno indicazioni per la sostituzione dei posti lasciati liberi dai docenti di ruolo.
E’ altrettanto vero – mette in chiaro Turi – che se non può essere superato il totale dei posti vacanti, il contingente delle nomine non può essere neanche inferiore a quello previsto.

Non vorremmo che per problemi di natura burocratica e di procedura le stesse intenzioni politiche ne uscissero frustrate come quelle del personale che è in attesa di un posto di ruolo, duramente conquistato e di cui ha pieno diritto.

Per la UIL la correttezza delle nomine in ruolo e il rispetto delle aliquote previste deve rappresentare il biglietto da visita per il nuovo e imminente anno scolastico.

Il rischio è non avere docenti nelle classi il primo settembre, vanificando gli sforzi che anche come UIL,siamo impegnati a sostenere sia a livello nazionale che territoriale.

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