Immissioni in ruolo: 24 luglio probabile ripartizione ufficiale posti. Gissi “saranno meno di 52.000, non ci sono i vincitori di concorso”

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Spostata al 21 luglio gli esiti dei trasferimenti dei docenti della secondaria di II grado, è attesa subito dopo l’ufficializzazione del contingente per le assunzioni in ruolo dell’a.s. 2017/18.

Si attende cioè l’autorizzazione del MEF per la copertura di 52.000 posti con nuovo personale di ruolo a partire dall’a.s. 2017/18.

Ai 52.000 posti si è arrivati sommando i posti liberi e vacanti, quelli rimasti dalle immissioni non coperte dello scorso anno scolastico, e dalla trasformazione di alcuni spezzoni di fatto in organico di diritto.

Un numero significativo, sottolinea il Ministero, dato che negli anni “normali”, ossia a parte il piano straordinario di assunzioni della legge 107/2015, le unità annuali non superavano di media le 24.000.

Anche quest’anno saranno coperti i posti vacanti e disponibili. Si tratta del 60%, dato che il 30% è stato riservato ai trasferimenti dei docenti di ruolo e il 10% ai passaggi di cattedra e/o di ruolo.

Le assunzioni avverranno scorrendo per il 50% le Graduatorie ad esaurimento e per il 50% le graduatorie di merito del concorso 2016 (leggi qui le istruzioni operative)

Le assunzioni dovranno avvenire entro il 14 agosto.

Ricordiamo che i neoimmessi in ruolo saranno sottoposti alla chiamata diretta. Ossia, nella fase di proposta del ruolo, i docenti sceglieranno la provincia (da concorso) e ambito territoriale (da GaE), poi ci sarà il successivo passaggio dell’individuazione per competenze per poter capire quale sarà la scuola di titolarità dell’incarico triennale che sarà stipulato con il Dirigente Scolastico.

La fase delle assegnazioni provvisorie interprovinciale dei docenti di ruolo non intacca il contingente delle immissioni in ruolo, già accantonato a priori.

Gli Uffici Scolastici cominciano a pubblicare calendari di massima, che dovranno naturalmente essere confermati

Lombardia

Lazio

Intanto ferve il dibattito sulla ripartizione dei 52.000 posti. Da un lato c’è chi denuncia che il Miur ha bagliato i conti, perchè ci sono più vincitori rispetto alle cattedre, dall’altro chi come il segretario generale della CISL Maddalena Gissi afferma “Le assunzioni previste non saranno 52.000 semplicemente perché l’ultimo concorso non ha dato i risultati sperati e le graduatorie in molti casi sono vuote”. Il Ministero ha ammesso tale criticità, al momento solo per matematica. 15.000 supplenze in meno, ma buone possibilità per matematica ma il sindacato Anief denuncia anche per Spagnolo e tecnologia. Situazione aggravata dal fatto che i docenti delle GaE non hanno potuto cambiare provincia per collocarsi in un territorio con maggiori possibilità di assunzione.

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