Immissione in ruolo idonei concorso oltre il 10%. Bruschi: rimedio c’è, se c’è volontà politica

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Le graduatorie del concorso a cattedra 2016 possono essere ampliate per coprire, di volta in volta, nuove necessità.

Ad affermarlo Max Bruschi, ispettore Miur, che suggerisce anche una norma che permetterebbe di risolvere il problema dei candidati presenti in più graduatoria. Naturalmente la decisione rimane politica e la Legge di Stabilità è il primo banco di prova per capire quanto la politica sia interessata alla risoluzione del problema.

L’ampliamento dell’organico dell’autonomia sarà sicuramente l’occasione per sistemare le situazioni paradossali di vincitori di concorso di alcune specifiche procedure (ad esempio, quelle delle materie di indirizzo dei licei musicali, o quelle di italiano L2) le cui cattedre non sono in organico di diritto per un “groviglio burocratico” tra MEF e MIUR che va risolto.

Ma un altro problema da risolvere è quello di chi, pur avendo superato le prove del concorso, non è rientrato nel 10% degli idonei ma è collocato in regioni in cui rimarranno posti vuoti.

“C’è un rimedio? Per me, sì” afferma il dott. Bruschi.

“Basterebbe congegnare una norma che delimiti una graduatoria “mobile”, anche se definita. Provo ad abbozzarla: “In ragione dell’ampliamento delle piante organiche del personale docente previsto dall’articolo x, comma Y, le graduatorie del concorso bandito con decreti direttoriali 23 febbraio 2016, n. 105, n. 106 e n. 107, in deroga all’articolo 400, comma 19 del Testo Unico, sono, ove non sufficientemente capienti, integrate, di anno in anno e sino al termine della vigenza triennale delle graduatorie stesse, di un numero di aspiranti, che abbiano superato le prove della relativa procedura concorsuale, pari alla necessità di copertura di posti vacanti e disponibili, assegnati dalle facoltà assunzionali, da riservare alle procedure concorsuali ai sensi della normativa vigente”.

Mi si perdoni il giuridichese…

Spero che il senso sia chiaro: di anno in anno, se la GM è vuota o i posti da assegnare sono superiori alla sua capienza, si procede a integrarla con candidati “idonei” pari ai posti da coprire. E così si risolve anche il problema dei candidati in più di una graduatoria (ambiti verticali, posto comune/sostegno). Poi, la decisione è politica. Ma mi sembra un “giusto mezzo”.

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