Federazione degli Studenti, II congresso nazionale: dall’Invalsi all’alternanza scuola-lavoro. Sintesi documento congressuale

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comunicato Federazione degli Studenti – Nei giorni 20 e 21 luglio, presso la Città dell’Altra Economia a Roma, si è tenuto il II congresso nazionale della Federazione degli Studenti, associazione studentesca di sinistra, una delle più rappresentative d’Italia e componente del forum del Miur.
La prima giornata, ha visto la partecipazione e l’intervento di importanti personalità della politica nazionale e in particolare del mondo della scuola, tra cui la Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e il presidente dell’Indire Giovanni Biondi.

La giornata del 21 Luglio è stata invece dedicata al dibattito degli studenti, che hanno in particolare votato alcuni ordini del giorno ed emendamenti al documento congressuale. Tra gli altri interventi, i saluti del coordinatore nazionale uscente Dario Costantino, e degli altri membri uscenti dell’esecutivo Rodolfo Moreschi e Lillo Colaleo.
Al termine del dibattito Lorenzo Tinagli, della FdS di Prato, ha presentato con un discorso la sua candidatura a coordinatore nazionale dell’associazione, venendo infine eletto dall’assemblea. A lui ora il compito di nominare i nuovi membri dell’esecutivo e di guidare la Federazione degli Studenti nel futuro prossimo.

Il documento del congresso è ricco di proposte relative alle istanze del mondo della scuola e non solo.

La prima parte del testo fornisce un punto di vista sulla situazione globale, focalizzandosi in particolare sull’Europa, denunciando la crisi di partecipazione ai processi democratici, le conseguenze negative delle politiche di austerità, l’arresto del processo di integrazione europeo e altro ancora.

I giovani della FdS dichiarano nel documento “Noi siamo europeisti senza retorica. Crediamo nella pace e nella stabilità che ci ha consegnato questo grande progetto unificatore, ma non possiamo tacere sulle grandi ingiustizie che si verificano in nome dei suoi vincoli”.
Riguardo allo sviluppo, la proposta è quella di “un modello nuovo che accantoni la priorità assoluta del mercato, il consumo e il lavoro usa e getta, le energie fossili, le automobili come risposta pressoché esclusiva ai bisogni e ai desideri di mobilità”.

Il testo propone anche un modella utopico di società, la “società della conoscenza”, basata sull’innovazione e sui saperi, inclusiva e con al centro “la persona nella sua dignità e nella sua completezza”.

La FdS ribadisce poi l’importanza di Ithaka, il Forum dei Giovani del Mediterraneo (link) per “ricostruire le reti sociali, politiche e studentesche intorno al nostro mare”. Tra i contenuti anche un attacco deciso al deleterio mezzo di informazione fornito dai Social Network, che si oppone ad un modello di conoscenza inclusivo e che è particolarmente dannoso in un’Italia con un alto tasso di analfabetismo funzionale.

Nella seconda parte invece si entra nel merito delle riforme scolastiche. La proposta fondamentale è quella di una legge nazionale sul diritto allo studio, che garantisca in tutto il Paese aiuti economici per l’acquisto dei libri, per l’abbonamento ai trasporti pubblici, ma anche per l’ingresso in un teatro, in un cinema o in un museo. La FdS chiede quindi maggiori investimenti per le scuola pubbliche, derivanti anche da fondi privati, mentre le scuole paritarie, secondo il documento, ricevono già fin troppi contributi: l’obiettivo è quello di garantire pari opportunità a tutti gli studenti del Paese.

Il documento tratta anche dell’istituto INVALSI e dei test da esso prodotti: viene riconosciuta la necessità di una valutazione standardizzata a livello nazionale, ma si evidenzia l’inadeguatezza dei test INVALSI nello svolgere tale compito.

Tema di grande attualità è poi quello dell’alternanza scuola-lavoro; in merito la proposte principale è quella di garantire un maggior finanziamento dell’Indire, istituto da rendere autonomo e indipendente dal MIUR; per la FdS le diverse situazioni relative all’asl vanno analizzate e monitorate, per rendere questa esperienza davvero formativa e il più possibile omogenea in tutta Italia; inoltre, per l’associazione “eliminare la tesina di maturità per inserire una presentazione multimediale sull’alternanza scuola-lavoro dà […] un’importanza eccessiva ad un’esperienza che seppur importante non è e non deve essere il fulcro dell’istruzione”.

Tra gli altri punti:
 Autonomia didattica, supportata dalle risorse necessarie e da una forte rete di coordinamento e valutazione;
 Riforma dei cicli, in modo che la caratterizzazione del percorso di studi del singolo studente venga compiuta dopo i 15 anni;
 Piano di orientamento, distribuito in tutto il triennio delle superiori;
 Miglioramento della rappresentanza, che punti ad un maggior peso alle Consulte studentesche e all’educazione dei rappresentanti d’istituto;
 Scuole aperte, per conoscere le realtà, le società che le circondano.

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