I Co.Co.Co. scuola sono lavoratori subordinati. Miur condannato a risarcire

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di Uil Temp Sicilia – Con due storiche sentenze (la n. 46/2017 e la n. 50/2017) il Tribunale di Termini Imerese, Dott. Roberto Rezzonico, riconosce la ormai innegabile violazione commessa dal MIUR ai danni lavoratori con rapporto di collaborazione, coordinata e continuativa (Co.Co.Co.) che dal 2001 prestano attività lavorativa riconducibile ai compiti dell’assistente amministrativo/ATA.

Con le sentenze citate il Tribunale ha finalmente riconosciuto che il rapporto di lavoro instauratosi tra il MIUR e i ricorrenti in forza di sedici contratti di Co.Co.Co. a decorrere dal 01/07/2001 ha avuto natura di rapporto subordinato.

I ricorsi, patrocinati dalla Uil Temp Sicilia, assistiti dagli avvocati Luigi Serino e Marco Lo Giudice, erano stati presentati da cinque co.co.co. siciliani che ininterrottamente per ben 16 anni hanno di fatto svolto tutte le mansioni del personale amministrativo statale senza però ricevere le medesime tutele derivanti dal rapporto subordinato. Badge, obbligo di firma, direttive impartite dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei S.G.A., controllo e recupero delle assenze, visite fiscali gli elementi che hanno indotto il Tribunale a condannare il MIUR a risarcire a ciascuno otto mensilità della retribuzione globale di fatto.

I lavoratori co.co.co. sono circa 900 su tutto il territorio nazionale, con un’alta concentrazione in Sicilia.

Grande soddisfazione da parte di Maria Tornabene, Coordinatrice regionale Uil Temp Sicilia: “Sono contenta di avere tutelato con successo i diritti di questa particolare categoria di precari storici siciliani. Storici perché il loro precariato inizia nel 1989, quando, secondo la normativa vigente di allora e a seguito di approvazione di graduatorie pubbliche da parte degli Uffici Provinciali del Lavoro competenti per territorio, furono dapprima avviati al lavoro nei progetti di utilità collettiva negli Enti Pubblici e nel 1996 avviati nei lavori socialmente utili (LSU) presso gli EE.LL., utilizzati presso le segreterie delle istituzioni scolastiche di loro competenza.

Successivamente con la Legge 124/99, che ha disposto il passaggio allo Stato del personale dipendente dagli Enti locali, il MIUR è subentrato nei contratti intercorrenti tra tali Enti ed i lavoratori da essi utilizzati come LSU nelle scuole in compiti di carattere amministrativo e tecnico.

Nel 2001 il MIUR trasforma il rapporto di lavoro da LSU in co.co.co., prevedono l’accantonamento in organico di diritto di posti pari al 50% per ogni unità Co.co.co. Il decreto era esso stesso un percorso di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori della durata di 60 mesi, così come previsto dal Decreto Legislativo n.81 del 2000, dopo i quali, invece della stabilizzazione, i co.co.co. si sono ritrovati in un regime di proroga che ha portato ad oggi con un servizio ininterrotto prestato presso le istituzioni scolastiche statali da ben 18 anni.

La Uil Temp è stata sempre in prima fila sulla rivendicazione del diritto alla stabilizzazione dei co.co.co. scuola. Finalmente un Giudice traduce in sentenze quanto la Uil Temp, durante i vari tavoli tecnici, ha sempre rappresentato al MIUR al fine di definire il processo di stabilizzazione.

Abbiamo sempre sostenuto che il lavoro degli amministrativi co.co.co. non è “autonomo”, nonostante la natura giuridica del contratto co.co.co., perché lavorando presso un’istituzione scolastica che è un’amministrazione pubblica, svolgendo le mansioni proprie dell’A.A. definite nel CCNL della scuola, di fatto si traduce in una prestazione subordinata, incardinata nell’amministrazione scolastica.

Allora è evidente che dopo più di 20 anni di precariato, essi sono diventati di fatto una risorsa strutturata del MIUR. E invece il rapporto di lavoro è rimasto precario, proseguendo con proroghe annuali, col medesimo trattamento economico iniziale, determinando una grave e insostenibile situazione lavorativa, caratterizzata da una evidente discriminazione.

Così nel 2015 la Uil Temp Sicilia preso atto che il MIUR, dei vari Governi, ha puntualmente disatteso tutti gli impegni assunti, che la mancanza di risposta alle tante promesse che dal 2001 si attendevano per la stabilizzazione aveva creato nei lavoratori una grande preoccupazione per il loro futuro, al fine di dare certezze ai lavoratori, convinta che esistevano gli “indici sintomatici” del rapporto subordinato, ha messo in atto un’azione sindacale più forte, provvedendo direttamente ai ricorsi al giudice del lavoro a tutela dei propri iscritti.

I ricorsi promossi dal nostro sindacato e in via di decisione sono circa un centinaio, ma in questi giorni la nostra segreteria è stata tempestata da tantissime richieste di adesione al ricorso da noi promosso. I numeri sono consistenti e dovrebbero far riflettere il MIUR che non dovrebbe più “ergere muri” contro la stabilizzazione degli amministrativi co.co.co”.

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