Ho superato tutte le prove del concorso docenti e non ho vinto nulla. Lettera

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Gent.mi On. Presidente Renzi e Ministro Giannini, chi vi scrive è una donna, moglie e madre di 34 anni che vive in una città di mare del  Basso Molise, reduce dal concorso scuola 2016.

Una donna, moglie e madre che oltre a essere questo, da circa dieci anni, è anche un insegnante, abilitata e innamorata della sua professione, finora svolta con passione, impegno e dedizione, in cui fino all’ ultimo ha creduto e nella quale ha investito tutta la sua vita, i suoi sogni e le sue speranze.

Anni di precariato svolti in diverse scuole, con non poche difficoltà,  cercando con molta umiltà di trasmettere passione ai discenti per la propria materia, motivandoli e incoraggiandoli non solo dal punto di vista disciplinare, ma anche dal punto di vista educativo e morale come ogni buon docente dovrebbe fare. Anni in cui poi, causa tagli, riduzioni delle ore e riforma dell’intero sistema scolastico, a poco poco la mia materia di indirizzo impartita nelle scuole secondarie di secondo grado, ha subito un drastico taglio e mi ha costretta e mi costringe tuttora, a restare a casa senza cattedra nè supplenze per il secondo anno consecutivo  e a  non poter più quindi,  educare e istruire i miei alunni, i miei “ragazzi” ( per me loro sono questo si, i MIEI RAGAZZI… e  mi mancano da morire).

Questo concorso scuola era per me, come per tanti altri colleghi, l’ occasione per tornare dai miei ragazzi e per poter coronare finalmente il sogno di una vita.  Lo aspettavo da molto tempo, ho studiato tanto per prepararmi al meglio, perchè sono testarda e perchè per me era molto importante superarlo… e infatti l’ho superato!

Purtroppo però, allo stato attuale delle cose, non è bastato nemmeno questo, non è servito e non servirà per farmi tornare dai miei ragazzi. Concorrevo, per soli quattro esigui posti nella regione Abruzzo, pur abitando in Molise dove però per la mia classe di concorso non vi erano posti a bando, per di più eravamo in tanti, in esubero come la stragrande maggioranza di noi Insegnanti Tecnico Pratici di accoglienza turistica. Solo quattro posti, con tutte le difficoltà del caso e con il sacrificio di dover partire e trasferirmi in una regione diversa in caso di vittoria e di ruolo, lasciando una famiglia, una casa  e una bambina piccola nell’oblio… ma per inseguire il proprio sogno si è disposti a tutto, anche a venir meno forse sbagliando, ai doveri di moglie e di madre.

Ma passiamo oltre… per sostenere le prove concorsuali siamo stati raggruppati con i colleghi provenienti  dal Sud ed esportati in Campania, con tutti i disagi del caso. Tre viaggi per sostenere le tre prove nell’arco di pochissimi mesi, tanti soldi per gli spostamenti, per i pernottamenti fuori casa  e mia figlia come un pacco postale, ad attendermi a casa dei nonni ( menomale che esistono i  santi nonni!)

All’indomani della prova orale e del mio risultato, scopro però, che da contingente, questi quattro posti per cui concorrevo, magicamente non ci sono più a causa dei trasferimenti e della mobilità…. dopo pochi giorni, scopro anche di non rientrare nella graduatoria di merito,  penalizzata da qualcuno che può inserire e vantare un voto leggermente più alto del mio e con qualche punteggio in più ( va aggiunto che,  in questo concorso, un master o un diploma di perfezionamento valeva molto di più di un anno di servizio prestato realmente in classe!!).

Inoltre, la legge Buona Scuola, (che attualmente non riesco ancora a capire cosa abbia apportato di buono), stabilisce che oltre il 10% di candidati e di idonei,  anche se hai superato un concorso cosi difficile, non sei vincitore, non sei idoneo, quindi cosa siamo? dei fantasmi???  allo stato attuale delle cose, cosa ho vinto?

Nulla, non ho vinto nulla se non giorni di pianto, senso di frustrazione, ho masticato libri per un  estate intera, come la stragrande maggioranza di noi prof, trascorso mesi alla preparazione di un concorso fatiscente,  che poteva finalmente darmi ciò che è un mio diritto, ma che invece non tutela e non considera ASSOLUTAMENTE  chi si posiziona oltre il tetto massimo di idoneità e la cosa più grave è che, non si ha  nemmeno il diritto di vedere quindi in che posizione si è collocati, violando il diritto costituzionale della trasparenza che solitamente caratterizza ogni concorso PUBBLICO. Superare un concorso pubblico solitamente, ha un valore, dà un diritto in ogni caso,  meno che in  questo, dovendo aggiungere poi anche,  che ogni Ufficio scolastico Regionale ha libero arbitrio a quanto pare e visti gli episodi che si stanno susseguendo.

Ricapitolando quindi,  ho trascurato la mia bambina, la mia famiglia…. tolto tempo, energie, soldi a tutti inutilmente! Ho messo in secondo piano perfino la mia vita e la mia salute, rimandando  una seconda operazione delicata che potrà avere effetti dannosi e conseguenze sul piano fisico, solo  per non assentarmi alle prove concorsuali e perchè di certo, non potevo affrontare e sostenere un viaggio e un concorso del genere,  in regime  post-intervento. Ma ho fatto tutto questo inutilmente!  A pochi giorni, dal concorso sostenuto e superato, quello che doveva essere un momento di gioia e soddisfazione si sta trasformando in un calvario, in una sconfitta. Grande senso di delusione, amarezza e smarrimento per aver superato un concorso INUTILMENTE e soprattutto per essere  paragonati e trattati peggio  dei colleghi che  il concorso purtroppo non lo hanno superato, per cui nutro  grande stima e affetto! So che questa mia lunga lettera, carica di emozioni e sentimenti contrastanti, servirà a poco e non cambierà lo stato delle cose …. ma spero voi possiate almeno leggere e carpire, la situazione paradossale che  stiamo vivendo, che possiate comprendere quanto noi tutti,  docenti  idonei fantasma, stiamo soffrendo  e quanto tutto questo faccia male… molto male! Chiedo scusa per eventuali  errori di battitura, ma ho scritto di getto e con gli occhi lucidi, di chi ha dato molto alla scuola, ma in cambio non ha avuto nulla. Distinti saluti

Francesca Capecce

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