Graduatorie di istituto: scadenza 24 giugno, non è prevista riserva per chi consegue il titolo dopo questa data

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Il 1° giugno 2017 è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 374, con cui è disposto l’aggiornamento triennale della II e della III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo. 

Le nuove graduatorie avranno validità per il triennio scolastico 2017/18, 2018/19 e 2019/20.

La I fascia delle predette graduatorie, invece, sarà aggiornata, insieme alle graduatorie ad esaurimento,  a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020.

Vediamo in questa scheda a quali aspiranti docenti è sbarrato l’accesso in III fascia delle prossime graduatorie di istituto.

I titoli di studio d’accesso alla III fascia sono quelli previsti dal DPR n. 19/2016, comprensivi di tutti i CFU in esso richiesti (Oltre ai docenti in possesso dei “nuovi” titoli di studio, possono accedere alla III fascia anche coloro i quali siano in possesso dei titoli di studio previsti per l’accesso alle vecchie classi di concorso, ai sensi del  D.M. n. 39/98 e s.m.i. e del D.M. n. 22/2005, a condizione che gli stessi abbiano conseguito il titolo alla data di entrata in vigore del DPR n. 19/2016, ossia entro il 23 febbraio 2016).

Considerato che il termine ultimo di presentazione della domanda è il 24 giugno 2017, sono giunti i redazione diversi quesiti sulla possibilità di inserimento con riserva nelle III fascia di coloro i quali si laureeranno nel mese di luglio.

La risposta è negativa, ed è fornita dall’articolo 4 comma 12 del decreto:

“Le domande di inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto a partire dall’anno scolastico 2017/18, così come l’utilizzo dei modelli A/1, A/2 e A/2 bis, devono corrispondere alle situazioni possedute dall’aspirante, per ciascuno degli insegnamenti per i quali ha titolo, alla data di scadenza di presentazione delle domande di cui al successivo art. 7. Entro il termine di cui al successivo articolo 7, infatti, per ciascun insegnamento al quale è interessato, l’aspirante deve essere già: – a) abilitato (ai fini dell’inclusione in II fascia di graduatoria d’istituto); – b) in possesso del titolo di studio (ai fini dell’inclusione in III fascia di graduatoria d’istituto). ”

Termine poi fissato, nell’art. 7, appunto al 24 giugno.

Sappiamo che la richiesta di possibilità di iscrizione con riserva per coloro che conseguiranno il titolo entro il 31 agosto 2017 era stata inoltrata all’Amministrazione, ma non ci risulta dai resoconti sindacali che l’argomento sia stato affrontato.

Il problema riguarda non solo chi deve conseguire diploma (le sessioni degli Esami di Stato si concludono sempre a luglio) o laurea per infanzia/primaria o secondaria, ma anche chi sta integrando i CFU per poter accedere alla determinata classe di concorso.

L’iscrizione nella III fascia è importante in quanto – stando all’attuale normativa – si tratterebbe dell’ultimo aggiornamento possibile, dovendo diventare la graduatoria ad esaurimento e non permettere più nuove iscrizioni.

In questo modo si lascerebbero fuori, per aver conseguito il titolo solo a poche settimane dopo la scadenza, migliaia di potenziali docenti, per i quali l’unica possibilità di poter aspirare a supplenza sarebbero le domande di messa a disposizione, che i Dirigenti Scolastici potranno utilizzare solo in caso di graduatorie esaurite.

Per alcune classi di concorso non si arriverà mai a tale situazione, per altre non avere docenti a disposizione nelle graduatorie potrà provocare dei problemi. Quest’anno, ultimo anno di vigenza delle graduatorie, i Presidi sono stati costretti per la primaria a chiamare anche i laureandi di scienze della formazione o a pubblicare su Facebook gli avvisi per cercare docenti introvabili.

A questo il Ministero potrebbe rispondere che già nel corso del 2018 ci sarà il concorso per l’immissione dei nuovi docenti nel FIT, il percorso triennale di formazione iniziale e tirocinio, per cui l’iscrizione in graduatoria di istituto potrebbe anche diventare superflua. Ma per chi al momento è fuori non è così semplice avere una visione così ottimista della situazione. Il Ministro Fedeli infatti pensa che le supplenze saranno abbattute, grazie al nuovo sistema di reclutamento, in quattro anni.

Per il momento però sarebbe corretto permettere a chi conseguirà il titolo in tempo utile per le supplenze del triennio 2017/20, di avere anche questa possibilità.

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