Fiaccolata 15/12 contro violenza donne, Nastrini Rossi Docenti aderiscono iniziativa centro Ananke

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Comunicato Nastrini Rossi Docenti  -I Nastrini Rossi Docenti aderiscono e saranno presenti alla fiaccolata che si terrà giovedì 15 dicembre alle 20 con partenza da piazza Unione a Pescara su iniziativa del Centro antiviolenza Ananke.

Riteniamo fondamentale la partecipazione della scuola all’iniziativa promossa dal Centro Ananke dopo la morte di Jennifer Sterlecchini, in quanto la riflessione intorno ai temi connessi al femminicidio ed alla violenza sulle donne andrebbe approfondita partendo proprio dall’educazione fin dai primi anni di scolarizzazione, in un dialogo costante con il tessuto socio culturale di riferimento.

Da docenti pensiamo che sia arrivato il  momento, all’interno delle istituzioni scolastiche, di iniziare seriamente a studiare gli stereotipi di genere: essi sono gravidi di tragiche conseguenze e pertanto devono essere compresi, analizzati e decostruiti in modo critico e consapevole all’interno del mondo della scuola, utilizzando per questo scopo, se non bastassero i momenti prettamente curricolari, le risorse aggiuntive create dal cosiddetto organico dell’autonomia.

Sono gli stereotipi di genere infatti a indurre il maschio a considerare la donna non un soggetto dotato di autonomia esistenziale, ma un oggetto destinato al possesso.

Del resto, come segnalato da Michela Murgia, la parola femminicidio non sta semplicemente a indicare, nei suoi esiti più tragici, semplicemente il sesso della persona uccisa; esso sta semmai ad indicare anche il motivo per cui la persona è stata uccisa.

La violenza di genere non è un raptus, ma è l’ultima e strutturale conseguenza del desiderio di controllo, possesso e dominio da parte maschile.

Studiarla criticamente, segnalare ai nostri studenti la complessità delle relazioni affettive è per noi docenti un obbligo morale e un dovere civico. Pertanto come Nastrini Rossi, un movimento di docenti penalizzato dalla mobilità forzata e nato spontaneamente per riaffermare l’uguaglianza giuridica all’interno del mondo scolastico, non possiamo non aderire a una manifestazione che intende ricordare che, al di là delle differenze di genere, tutte le persone  hanno lo stesso valore e la stessa dignità. Ci piacerebbe potesse diventare realtà la nascita di una vera e propria materia scolastica che tratti prima di tutto l’educazione ai sentimenti ed accompagni gli studenti sin dai primi anni di scuola dell’infanzia, nel loro percorso di crescita di donne e uomini consapevoli.

Ci sembra davvero urgente oggi ripensare allo spazio ed al tempo scuola anche nei termini di una riflessione profonda sul fatto che ogni femminicidio, prima che giunga a diventare  un’azione omicida, è una pratica quotidiana di negazione e controllo, che tende a diventare una spirale, e che pertanto bisogna cominciare a capire e a interpretare, il più in fretta possibile, per farla finalmente scomparire all’interno della nostra società.

Francesca Carusi

Nastrini Rossi Docenti

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