Esami Stato superiori, riforma: prova Invalsi e due scritti, commissioni tutte interne, voti in centesimi. Si valuterà esperienza alternanza

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Al via una mini riforma degli esami di Stato alla fine della scuola secondaria di II grado. Peso all’alternanza scuola-lavoro che varrà per l’ammissione e sarà oggetto di esame.

Al Ministero si lavora a delle modifiche degli esami di Stato. Poche le novità, che vi riproponiamo in sintesi.

Prove Invalsi

Saranno introdotte anche alle superiori le prove standardizzate Invalsi. Esse saranno somministrate durante il quinto anno, in contemporanea alle attività didattiche. La partecipazione da parte degli alunni e il raggiungimento della sufficienza nelle prove sarà requisito per l’ammissione agli esami. Le prove riguarderanno Italiano, Matematica e Inglese.

Commissione

La commissione, secondo quanto riferitoci, sarà con molta probabilità costituita da soli membri interni. Si tratta di una delle varie opzioni prese in considerazione, anche se pare sia la più gettonata.

Esame

L’esame sarà semplificato: due prove scritte (Italiano e prova di indirizzo), un colloquio volto ad accertare le competenze relative al profilo dello studente e la sua capacità argomentativa e critica. Faranno parte del colloquio anche le esperienze in alternanza scuola-lavoro. Il voto finale sarà in centesimi, con un’incidenza del credito scolastico sino ad un massimo di 40 punti.

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