Enti ricerca, M5S: decreto in discussione si traduce in tagli

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ROMA, 29 settembre 2016 – “Tagli ai fondi, al personale e minore trasparenza e meritocrazia. Sono queste le caratteristiche  del decreto delegato sugli Enti di Ricerca la cui discussione è appena cominciata in commissione Cultura alla Camera. Questi sono i fatti che, come al solito, cozzano con la propaganda di Renzi, il quale parla dell’Italia come del Paese nel quale “far crescere le idee e l’innovazione”. Auspichiamo che nel corso della discussione del decreto ci sia modo cambiare profondamente la natura del testo perché quello presentato è irricevibile”.

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“Nel dettaglio, questo decreto avrebbe dovuto avere l’obiettivo di riorganizzane enti  di ricerca pubblici ma, in realtà, questa presunta riorganizzazione si traduce in tagli. In primis, per il reclutamento di ricercatori e personale amministrativo è stato posto il limite dell’80% sui fondi statali dell’anno precedente, che anche questo governo taglia in continuazione. Questa soglia si tradurrà inevitabilmente in licenziamenti anche di ricercatori, dal momento che oggi numerosi centri sarebbero al di sopra di questo tetto.  In sostanza, altri cervelli in fuga dal nostro Paese. Inoltre è prevista la sottrazione di fondi al Foe – Fondo Ordinario per il finanziamento degli Enti e istituzioni di ricerca -, da destinare all’aumento delle risorse per la quota premiale. Lo abbiamo sempre detto: la ricerca italiana ha bisogno di maggiori investimenti non del gioco delle tre carte e, dunque, vogliamo che la quota premiale sia aggiuntiva, non sostitutiva rispetto ai finanziamenti ordinari.

Infine, c’è anche il tema della chiamata diretta che il decreto consentirebbe per il 10% delle nuove assunzioni senza alcuna procedura concorsuale, con buona pace della trasparenza e per la gioia dei clientelismi. Questa è la visione sulla ricerca di questo governo, ogni commento è superfluo e i proclami del premier possono persuadere solo chi non conosce questo fondamentale comparto”.

Area Comunicazione M5S Camera

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