DSGA, Bruschi: riflettere su chiamata diretta anche per direttori servizi generali e amministrativi

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Nella giornata di ieri, l’Amministrazione ha comunicato ai sindacati che è stato presentato un emendamento al decreto sull’obbligatorietà dei vaccini, che prevede di bandire il concorso per DSGA.

DSGA, possibile concorso a settembre 2017

Sulla base dell’emendamento summenzionato possono partecipare al concorso tutti coloro i quali sono in possesso dei requisiti, ma con deroga dal titolo di studio per chi ha già svolto il ruolo di DSGA per almeno 3 anni negli ultimi 8.

Sulla vicenda è intervenuto, con un post sul profilo FB, l’ispettore del Miur Max Bruschi, il quale ha affermato di essere d’accordo sulla deroga al titolo di studio per coloro i quali hanno già svolto le mansioni di DSGA, aggiungendo un elemento in più.

Bruschi, infatti, partendo dal presupposto che le competenze relative al profilo non si possono dare per scontate e che, per il buon funzionamento di una scuola, è necessario l’affiatamento tra DS e DSGA, ha proposto  la cosiddetta chiamata diretta anche per questo profilo.

Ecco il post dell’ispettore:

“La scuola lo attende da lustri. E la speranza è che sia la volta buona, anche se davvero che occorra un emendamento per bandirlo può apparire paradossale. Inevitabile (come lo sarebbe stato nel 2008) procedere anche a un riservato per il personale ATA utilizzato, visto le proroghe infinite degli incarichi. E inevitabile pure la deroga, per costoro, sul titolo di studio. Pure, una scuola non funziona se non funziona il DSGA. E non funziona se il DS e il DSGA non lavorano in armonia. Faccio una considerazione e una proposta, dettata dall’esperienza concreta di questi anni in giro per le istituzioni scolastiche. La considerazione, è che la valutazione concorsuale anche del personale già utilizzato non dovrebbe prescindere dal possesso delle competenze del profilo, che non possono essere date per scontate. La proposta, è che anche per i DSGA possa essere disposta una “assegnazione” per competenze in qualche misura analoga a quella per i docenti, magari creando un apposito Albo (sempre con la clausola dell’impiego di tutti coloro i quali siano in possesso della qualifica). Perché l’affiatamento della “governance” scolastica (tenuto anche conto del divieto al trasferimento per “incompatibilità ambientale” del personale ATA) assolutamente decisivo per il funzionamento della stessa. Ci si può pensare?”

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