Docente di sostegno. Chiocca: viene considerato spesso come una badante
Evelina Chiocca, esperta per le tematiche dell’inclusione scolastica e componente del Coordinamento italiano Insegnanti di sostegno, spiega in un’intervista a l’Unità che cosa può fare la famiglia per tutelare il diritto del figlio disabile sancito dalla Costituzione.
La famiglia può chiedere di esplicitare i tempi e i modi dell’intervento educativo-didattico e far verbalizzare il loro diniego a portare il bambino fuori dall’aula o a far partecipare il figlio ad attività riservate solo ad alunni disabili o a gruppi di bambini con difficoltà. I genitori, dice l’esperta, non devono autorizzare questo tipo di uscite.
Il docente di sostegno è docente di tutta la classe: le sue competenze lo pongono come interlocutore chiave del processo di integrazione sia sotto il profilo della corresponsabilità che della condivisione metodologica- didattica. E’ il docente di sostegno che individua le strategie per favorire gli apprendimenti, la relazione, la socializzazione e la comunicazione dell’alunno con disabilità. Spesso, però, continua la Chiocca, vengono visti come i badanti delll’alunno con disabilità. La cosa più importante, conclude, è la formazione del personale docente, dei dirigenti e del personale ATA.
