Dirigenti scolastici, oggi protestano davanti al Ministero: tagliano le retribuzioni, aumentano le responsabilità

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Oggi i dirigenti sono davanti al Ministero. La pioggia non ha fermato qualche decina di manifestanti chiamati a raccolt da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal

Oggi i dirigenti sono davanti al Ministero. La pioggia non ha fermato qualche decina di manifestanti chiamati a raccolt da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal

Alla base della protesta "l'incoerenza di un Governo che a parole indica i dirigenti scolastici come figure centrali per la riforma della scuola e nei fatti taglia le loro retribuzioni, già del tutto inadeguate rispetto alla complessità delle funzioni svolte e molto lontane dal resto della dirigenza pubblica".

"La ministra Giannini si mostri all'altezza di una gestione corretta e seria delle relazioni sindacali: le sedi giuste per formalizzare decisioni e impegni sono quelle del confronto che abbiamo sollecitato, oggi chiedendo che sia ricevuta al Miur una delegazione di manifestanti, domani nel previsto tentativo di conciliazione. Non si perda in giochini inutili, come lo sono – afferma il segretario della CISL scuola, Gissi – i tentativi di 'sgonfiare' le azioni di protesta dichiarando già risolte le questioni per le quali si sta manifestando. Lo ripeto: è un modo poco serio di fare politica e di gestire le relazioni sindacali. Che poi vi sia addirittura un'associazione sindacale che si presta al gioco, millantando meriti del tutto inesistenti per risultati ancora da verificare, è un fatto che si commenta da solo".

"Se abbiamo deciso di manifestare davanti al Miur è proprio perché – spiega Lena Gissi – le risposte che attendono i dirigenti, e per le quali stiamo da mesi attivando ogni possibile interlocuzione con l'Amministrazione e con esponenti politici e di governo, non sono ancora venute. Tante parole, pochi fatti, ormai una consuetudine, alla quale non intendiamo rassegnarci. Alla presunta 'benevolenza' ministeriale verso i dirigenti l'Anp si è consegnata mani e piedi, tanto da ironizzare contro le azioni promosse da quegli stessi sindacati insieme ai quali poco più di un anno fa aveva proclamato uno sciopero. Noi proseguiamo con coerenza, chiarezza e determinazione il nostro percorso, e lo facciamo con la stessa serietà che pretendiamo dai nostri interlocutori, nell'interesse di tanti dirigenti scolastici per i quali fino a oggi si sono spese solo tante parole. Ora vogliamo i fatti".

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