Dirigenti scolastici neo assunti, UDIR: domani incontro formativo a Napoli. Riconoscimento crediti formativi

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comunicato Udir – Fare oggi il dirigente scolastico è un impegno che comporta competenza e coraggio, perché sono alti i rischi professionali, che possono arrivare anche a pesanti sanzioni penali, soprattutto per via delle norme sulla sicurezza.

Per fornire la migliore “cassetta degli attrezzi” utile a fronteggiare le incombenze lavorative e non incorrere in oltre cento potenziali cause civili e penali, assieme ai rappresentanti degli enti locali, Udir domani svolgerà a Napoli una sessione formativa nazionale rivolta ai neo dirigenti scolastici assunti in questi giorni in numerose parti d’Italia e che prenderanno servizio, subito in prima linea, in questo nuovo ruolo a partire dalla prossima settimana.

Il giovane sindacato dei dirigenti scolastici, in collaborazione con Eurosofia, ente riconosciuto dal Miur, ha organizzato il seminario “Governare la scuola. Il mio primo giorno da Dirigente”: si svolgerà nel capoluogo campano, presso la Sala degli Specchi, Palazzo Zapata, Piazza Trieste e Trento, 48, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

Il seminario, che è gratuito e tenuto da esperti dirigenti scolastici in servizio e in quiescenza, intende fornire un facile prontuario sulle azioni da porre in essere sin dai primi giorni dell’insediamento nella nuova istituzione scolastica, tra ruoli, responsabilità, doveri e atti necessari. Vuole essere il primo di una lunga serie di incontri che durante l’anno si susseguiranno in tutta Italia, al fine di garantire sempre un costante aggiornamento, puntuali approfondimenti e supporto tecnico e informativo.

“L’evento di domani – spiega Marcello Pacifico, segretario organizzativo della Confedir, cui aderisce Udir – arriva dopo il successo di partecipazione riscontrato durante le precedenti sessioni formative, con oltre 800 partecipanti. La partecipazione al seminario dà diritto al riconoscimento di crediti formativi essendo organizzato da un soggetto riconosciuto dal Miur per la formazione del personale ed è fortemente consigliata. Oltre a fornire consigli e informazioni adeguate, domani parleremo anche dei nuovi nove articoli che Udir presenterà in audizione, a settembre, alla VII e XI Commissione della Camera in merito all’esame dei disegni di legge n. 3830 e 3963, come introduzione al D.lgs. n. 81/08 del Titolo XIII bis sulle ‘Disposizioni speciali in materia di Istituzioni scolastiche ed educative’. I temi che verranno toccati sono svariati: individuazione del datore di lavoro responsabile sulla sicurezza, potere inibitorio e d’interdizione, obblighi e sanzioni per il proprietario dell’immobile e del DS, impegni economici, lavori in appalto, definizioni”.

Non va sottovalutato che negli ultimi cinque anni il carico di lavoro dei presidi, ha calcolato Tuttoscuola, è aumentato almeno del 20%: tra le tante incombenze, “l’amministrazione di una scuola da parte del dirigente scolastico, con riferimento alla struttura edilizia, comporta soprattutto responsabilità per la sicurezza e per i rapporti, non sempre facili, con l’ente locale proprietario dell’immobile, in ordine anche al funzionamento degli impianti e alla manutenzione”.

Solo ieri Il presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia, ha convocato d’urgenza una riunione con tutti i funzionari e i tecnici dei settori Edilizia scolastica e Viabilità dell’ente, per analizzare, in maniera dettagliata, le condizioni in cui versano strade e scuole di pertinenza provinciale ed emanare, “dove non sussistono più le condizioni minime di sicurezza, i provvedimenti di chiusura immediata”. Il presidente della Provincia, si avvia, “a chiudere, a tutela dell’incolumità dei cittadini, quelle strade e quelle scuole che, per la carenza di interventi di manutenzione, dovuti al drastico taglio dei fondi da parte del Governo nazionale, sono ormai divenute inagibili e pericolose”.

Nelle scorse settimane, una comunicazione analoga era giunta dalla Provincia di Caserta, dove “è divenuta realtà la chiusura delle scuole superiori”. La decisione, in via cautelativa, è giunta dalla stessa provincia campana, ente in dissesto, da tre anni senza un bilancio e da mesi senza soldi in cassa, messa nelle condizioni di non provvedere alla manutenzione delle scuole superiori della Provincia, frequentate da 57mila studenti. Ma il problema riguarda molte altre province e regioni. In Toscana, sulla base degli ultimi dati sull’edilizia scolastica resi noti dal Miur, ben 9 edifici su 10 non sarebbero a norma antisismica: solo il 9,6% degli edifici (appena 468 scuole su 5.317) rispetterebbe i criteri. Il quadro si fa particolarmente critico nelle zone dell’Abruzzo flagellate dal terremoto.

Il problema riguarda tutto il territorio nazionale. Una recente indagine del periodico L’Espresso riassume la situazione, sempre più da allarme rosso, che conferma in pieno la denuncia Udir sulla metà degli istituti italiani costruiti prima del 1971: agli edifici vecchi si aggiungono gli interventi di messa a norma quasi inesistenti. Il risultato è che su 50.804 scuole pubbliche, ben 44.486 non rispettano le norme. E sono 2.700 le scuole che si trovano in territorio ad alto rischio sismico.

Si ricorda che per i dirigenti scolastici che parteciperanno al seminario di domani a Napoli, Udir ha previsto il rimborso delle spese di viaggio: saranno infatti graditi ospiti del giovane sindacato. Per maggiori informazioni, si può contattare il 331.7713481. Per una consulenza gratuita, scrivere a [email protected].

24 agosto 2017

Ufficio Stampa Anief

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