Dirigenti scolastici, interrogazione on. Giulietti (PD) su disparità legate ai contenziosi relativi ai concorsi 2004, 2006 e 2011

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L’on. Giampiero Giulietti ha interrogato il governo sulla situazione dei dirigenti scolastici, anche alla luce delle numerose reggenze che ci sono state quest’anno sulle vicende legate a contenziosi relativi ai concorsi 2004, 2006 e 2011 e sulle disparità di trattamento riservata ai loro partecipanti.

Si è creata un’evidente disparità di trattamento nei confronti di candidati che hanno contenziosi ancora pendenti per concorsi effettuati in anni differenti ed un pregiudizio a danno di chi ha presentato ricorso per il concorso del 2011 ed aveva un giudizio ancora pendente all’entrata in vigore della legge 107/2015.

Va considerato che sono stati esclusi dalla procedura concorsuale di inserimento nei ruoli dirigenziali tutti coloro i quali hanno un contenzioso ancora pendente avverso il concorso bandito nel 2011. E sempre relativamente a questo concorso sono invece stati inclusi tutti coloro i quali hanno superato tutte le fasi dello stesso concorso annullato in sede giurisdizionale.

Risultano inclusi anche tutti coloro i quali hanno un contenzioso aperto riguardante i concorsi del 2004 e del 2006. Appare anche evidente la volontà del legislatore di sanare i numerosi contenziosi pendenti concernenti le procedure concorsuali per l’immissione in ruolo dei dirigenti scolastici, coprendo, al contempo, la disponibilità dei posti vacanti e limitando le possibili conseguenze economiche legate alla prosecuzione dei contenziosi in essere.

Nel testo dell’interrogazione l’on. Giulietti ha chiesto al Ministro se fosse a conoscenza della situazione creatasi con l’attuazione della legge 107/2015 e con il successivo decreto ministeriale n. 499/2015. Ha chiesto se il Ministro intenda valutare la possibilità e l’opportunità di promuovere interventi tesi a dare risposte ai contenziosi ancora in corso anche, ove se ne ravvisi la necessità, attuando le disposizioni di cui al comma 88 dell’articolo 1 della legge 107/2015. E in fine se il Ministro non ritenga necessario un intervento normativo che possa chiarire la situazione che si è venuta a creare, evitando situazioni di disparità di trattamento, evitando ulteriori ricorsi e rispondendo ad un’esigenza reale visto il numero di reggenze di scuole conferite, anche quest’anno, su tutto il territorio nazionale.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE:

Interrogazione a risposta scritta
Premesso che:

– la legge 107/2015, al comma 87 dell’art. 1 recita testualmente: “Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell’azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico di cui al comma 88, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, volto all’ammissione dei soggetti di cui al comma 88 nei ruoli dei dirigenti scolastici”;

– appare evidente la volontà del legislatore di sanare i numerosi contenziosi pendenti concernenti le procedure concorsuali per l’immissione in ruolo dei dirigenti scolastici, coprendo, al contempo, la disponibilità dei posti vacanti e limitando le possibili conseguenze economiche legate alla prosecuzione dei contenziosi in essere;

– il successivo comma 88 individua i soggetti cui è rivolta la relativa sanatoria. in particolare questa riguarda: a) i soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento dei dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale (….) 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011; b) i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell’ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico di cui al decreto direttoriale del Ministero 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, e al decreto del Ministro della pubblica Istruzione 3 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4° serie speciale, n. 76 del 6 ottobre 2006, ovvero avverso la rinnovazione della procedura concorsuale ai sensi della legge 3 dicembre 2010, n. 202″. Successivamente con decreto ministeriale n. 499 del 2015 vengono fissate le disposizioni sulle modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale per l’inserimento nei ruoli dirigenziali dei possessori dei requisiti previsti dal citato comma 88;

– considerato che sono stati esclusi dalla procedura concorsuale di inserimento nei ruoli dirigenziali tutti coloro i quali hanno un contenzioso ancora pendente avverso il concorso bandito nel 2011. Sempre relativamente a questo concorso sono invece inclusi tutti coloro i quali hanno superato tutte le fasi dello stesso concorso annullato in sede giurisdizionale. Risultano altresì inclusi tutti coloro i quali hanno un contenzioso aperto riguardante i concorsi del 2004 e del 2006;

Rilevato che:

– si è creata un’evidente disparità di trattamento nei confronti di soggetti che si trovano nelle medesime condizioni e cioè candidati che hanno contenziosi ancora pendenti per concorsi effettuati in anni differenti ed un pregiudizio a danno di chi ha presentato ricorso per il concorso del 2011 ed aveva un giudizio ancora pendente all’entrata in vigore dela legge 107/2015;

INTERROGO

1) Per sapere se il Ministro sia a conoscenza della situazione creatasi con l’attuazione della legge 107/2015 e con il successivo decreto ministeriale n. 499/2015;

2) Per sapere se il Ministro non intenda valutare la possibilità e l’opportunità di promuovere interventi tesi a dare risposte ai contenziosi ancora in corso anche, ove se ne ravvisi la necessità, attuando le disposizioni  di cui al comma 88 dell’articolo 1 della legge 107/2015;

3) Per sapere se il Ministro non ritenga necessario un intervento normativo che possa chìarire la situazione che si è venuta a creare, evitando situazioni di disparità di trattamento, evitando ulteriori ricorsi e rispondendo ad un’esigenza reale visto il numero di reggenze di scuole conferite, anche quest’anno, su tutto il territorio nazionale.

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