Dirigenti scolastici. FLC CGIL, la valutazione è da rivedere

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Il 14 dicembre scorso si è tenuta la riunione della Struttura Nazionale di Comparto dei dirigenti scolastici della FLC CGIL con la presenza del nuovo Segretario Generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli.

Le relazioni e il dibattito hanno affrontato la grave situazione delle scuole e dei dirigenti scolastici e ribadito la necessità di un radicale cambiamento delle scelte dell’Amministrazione Scolastica che negli ultimi mesi hanno compromesso il buon funzionamento e limitano l’autonomia delle scuole e peggiorato le condizioni di lavoro dei dirigenti scolastici.

Nella riunione si è discusso della situazione della dirigenza scolastica e lo stato di sviluppo del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici.

La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL, scrivono in una nota, conferma integralmente il giudizio critico già espresso sul funzionamento dell’amministrazione scolastica a livello centrale e periferico che continua a gravare le scuole e i dirigenti scolastici di oneri burocratici ed amministrativi e cerca di trasferire parte delle proprie competenze alle reti di ambito e alle scuole; conferma integralmente il giudizio negativo formulato sul sistema di valutazione dei dirigenti scolastici in via di costruzione sul quale non si è mai svolto il confronto negoziale chiesto più volte dalla FLC CGIL e dalle altre Organizzazioni Sindacali Confederali.

La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL chiede inoltre una profonda revisione di tutto l’impianto della valutazione insieme ad un radicale cambiamento nelle relazioni dell’Amministrazione Scolastica con le scuole e con i dirigenti scolastici e il ripristino di corrette relazioni sindacali.

La valutazione dei dirigenti scolastici si preannuncia come un mero adempimento burocratico, del tutto distante dal vero lavoro che i dirigenti fanno ogni giorno nelle loro scuole.

La FLC CGIL intende denunciare, continua la nota, l’assenza di terzietà, di competenza e di esperienza dei valutatori che si stanno reclutando nelle diverse regioni in modo poco trasparente e molto disomogeneo, così come sarà contrastata ogni intenzione di utilizzare la valutazione per limitare l’autonomia professionale dei dirigenti e obbligarli a comportamenti non condivisi dagli organi collegiali della scuola e dalla comunità professionale.

La Struttura Nazionale di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC CGIL ha avviato la realizzazione di iniziative di informazione e di discussione in tutte le regioni sulla valutazione, sulla condizione della dirigenza scolastica e sulla situazione retributiva.

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