Dirigenti scolastici, stato d’agitazione: le azioni di protesta. Rinnovo contratto e valutazione le criticità

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Prosegue lo stato di agitazione dei Dirigenti scolastici, causato dagli eccessivi carichi di lavoro e responsabilità cui non non corrisponde un’adeguata retribuzione, assai lontana dagli altri colleghi della Pubblica Amministrazione.

Le organizzazioni sindacali, Flc Cgil, Cisl Scuola, Ui Scuola e Snals Confsal, hanno pubblicato un comunicato unitario, in cui sono indicati gli obiettivi da perseguire, in merito alla situazione dei dirigenti, e le azioni di protesta da mettere in campo.

Le OO.SS. chiedono che: venga aperto il tavolo per il rinnovo del contratto; venga abolita la divisione in fasce dei dirigenti nell’ambito del processo valutativo, oltre che la ricaduta sulla retribuzione di risultato; vengano esclusi dalla responsabilità della dirigenza scolastica i compiti estranei  alla realizzazione del servizio educativo di istruzione e di formazione.

Quanto alla mobilitazione da mettere in campo,  i sindacati indicono le seguenti azioni di protesta: non compilazione della seconda parte non obbligatoria del portfolio “autovalutazione e bilancio delle competenze” e della terza “obiettivi e azioni professionali”, al posto della quale inviare all’USR una comunicazione, nella quale indicare di aver svolto le azioni professionali in tutte le aree di processo collegate con gli obiettivi del RAV; astensione dalla partecipazione alle iniziative di formazione organizzate dall’Amministrazione sulla valutazione dei dirigenti scolastici e alle conferenze di servizio.

Ecco il comunicato unitario:

Le strutture nazionali di coordinamento della dirigenza scolastica di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL si sono riunite congiuntamente a Roma il 3 maggio 2017 per definire le iniziative di mobilitazione dei dirigenti scolastici finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

• aprire immediatamente il confronto sul rinnovo del contratto dell’Area della dirigenza dell’Istruzione e della Ricerca per ricondurre alla regolazione contrattuale le materie sottratte attraverso interventi legislativi (valutazione, formazione e mobilità) e per superare la differenziazione salariale all’interno della categoria e nel rapporto con il resto della dirigenza pubblica;

• escludere dalla procedura di valutazione anche la classificazione in fasce dei dirigenti oltre alla sua ricaduta sulla retribuzione;

• escludere dalle responsabilità della dirigenza scolastica i compiti impropri ed estranei alla realizzazione del servizio educativo di istruzione e di formazione;

• superare le problematiche che ostacolano la continuità e l’efficienza della gestione delle scuole autonome.

Indicono le seguenti iniziative di mobilitazione della categoria:
• astensione dalla compilazione della seconda parte del portfolio (autovalutazione e bilancio delle competenze) e dalla compilazione della terza parte del portfolio (obiettivi e azioni professionali) sostituita con una comunicazione all’USR di aver svolto tutte le azioni professionali in tutte le aree di processo collegate con gli obiettivi del RAV, necessarie alla direzione, al coordinamento e alla gestione delle attività stabilite nel Piano di Miglioramento e nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e rese realizzabili dalle risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della scuola;

• astensione dalla partecipazione alle iniziative di formazione organizzate dall’Amministrazione sulla valutazione dei dirigenti scolastici;

• astensione dalla partecipazione alle conferenze di servizio indette dall’Amministrazione;

• svolgimento di assemblee regionali dei dirigenti scolastici indette unitariamente da FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL in tutte le sedi degli USR, il giorno 25 maggio 2017, con richiesta di incontro di delegazioni con il Direttore Generale;

• invio di formale diffida ai Direttori Generali di ciascuna regione da parte dei responsabili regionali delle OO.SS. a non mettere in atto nei confronti dei dirigenti scolastici una valutazione classificatoria dei dirigenti lesiva della loro dignità e delle loro prospettive professionali;

• invio di formale diffida ai Direttori Generali di ciascuna regione da parte dei responsabili regionali delle OO.SS. a dare seguito immediatamente alla valutazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici.

Le strutture nazionali di coordinamento della dirigenza scolastica di FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL invitano i dirigenti scolastici assunti a seguito dei due ultimi concorsi di inoltrare ai Direttori Generali gli atti di invito e diffida sull’equiparazione economica interna già inviate nel 2013 e nel 2014.

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