Diplomati magistrale, Ministero commissariato per loro inserimento in GaE immissione in ruolo. Anief vince in tribunale

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La vicenda è nota: dopo il decreto del Presidente della Repubblica, i diplomati Magistrali che avevano conseguito il titolo prima del 2001 avevano diritto all’inserimento nelle ex graduatorie permanenti oggi graduatorie ad esaurimento.

La vicenda è nota: dopo il decreto del Presidente della Repubblica, i diplomati Magistrali che avevano conseguito il titolo prima del 2001 avevano diritto all’inserimento nelle ex graduatorie permanenti oggi graduatorie ad esaurimento.

Per questa ragione, l‘Anief aveva consigliato ai diplomati magistrali ante 2001 durante lo scorso aggiornamento del 2014 di presentare domanda. In migliaia avevano chiesto al Miur l’inserimento in GaE. Il sindacato, grazie alla consulenza legale del proprio studio legale patrocinato dagli avvocati De Michele, Galleano, Ganci, Miceli, Sponga, aveva ottenuto in Cds le ordinanze numero 5493/15 -3900/15 – 5497/15 – 3951/15 5490/15 3901/15 5495/15 3952/15, che ordinavano l’inserimento dei duemila ricorrenti nella terza fascia delle GaE e, di conseguenza, nella prima fascia delle graduatorie d’istituto. Da viale Trastevere, non hanno ottemperato all’ordine del giudice e il sindacato si eà rivolto nuovamente al tribunale per la corretta esecuzione delle ordinanze.

Così, con i decreti emessi in data odierna numeri 498-501, si è ordinato al Miur resistente di “convocare gli odierni istanti ai fini della possibile individuazione quali destinatari delle proposte di stipula dei contratti a tempo determinato e a tempo indeterminato”. L’ordine è stato accompagnato anche dalla nomina di un commissario ad acta al fine di sovraintendere a tutte le operazioni a carattere esecutivo nella persona di un dirigente del ministero cosicché possa essere assicurato il rispetto del diritto.

Dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief: “ancora una volta il giovane sindacato si dimostra interprete del rispetto di principi costituzionalmente protetti che avrebbero dovuto garantire l’immissione in ruolo del personale che da anni ha un’abilitazione idonea all’assunzione nella pubblica amministrazione proprio nel momento in cui il Parlamento cerca di blindare le graduatorie ad esaurimento proponendone una proroga dell’aggiornamento ancora per un triennio”.

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