Diplomati magistrale in GaE con riserva depennati, a Bergamo sono 272. Rescissione anche dei contratti di ruolo

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Sta facendo il giro del web il lungo elenco pubblicato dall’Ufficio Scolastico di Bergamo con il quale si comunica la cancellazione dei docenti interessati dal provvedimento dalle Graduatorie ad esaurimento, nelle quali erano inseriti con riserva in esecuzione di un provvedimento cautelare.

Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 7 e 8 della legge n. 241/1990 – si legge nel comunicato pubblicato dall’Ufficio Scolastico – si da avviso che la scrivente Amministrazione, in esecuzione delle sentenze del Giudice del Tribunale di Bergamo e della Corte D”Appello di Brescia – Sezione Lavoro, passate in giudicato, con le quali è stato negato il diritto all’inclusione nelle Graduatorie ad Esaurimento per l’insegnamento nella scuola dell’Infanzia e Primaria, procederà alla cancellazione dei ricorrenti, di cui all’allegato elenco parte integrante del presente avviso, anche se inclusi con “riserva” in esecuzione di ordinanze cautelari del Giudice Amministrativo (cfr. Ordinanza Consiglio di Stato N. 04289/2016 REG.PROV.CAU N. 00317/2016 REG.RIC)

Scaduto il termine di 5 giorni concesso

per eventuali osservazioni pertinenti l’Amministrazione procederà alla conseguente risoluzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato a suo tempo stipulati con clausola risolutiva all’esito del giudizio di merito.

Per quanto riguarda i contratti, molti di questi erano al 30 giugno, quindi per l’a.s. 2016/17 non incide più di tanto, ma ad essere coinvolti sono anche i docenti di ruolo che avevano un contratto con riserva.

Le indicazioni fornite dal sindacato Anief per le immissioni in ruolo 2017/18 di docenti inseriti nelle GaE con riserva. Leggi tutto

Abbiamo anche dato notizia della parziale risposta del Miur alla sollecitazione dei docenti che, già di ruolo con riserva dalle GaE, sono adesso in procinto di essere nominati anche da concorso. Leggi tutto

Sulla situazione di Bergamo ci spiega l’Avv. Walter Miceli del Foro di Palermo “I provvedimenti sono illegittimi in quanto motivati come passaggio in giudicato delle sentenze negative della Corte di Appello di Brescia. Invece queste sentenze sono state impugnate in Cassazione e quindi rimane fermo il provvedimento ottenuto dai ricorrernti davanti al giudice amministrativo. I legali Anief proporranno iniziative a tutela dei ricorrenti”

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