Diploma Magistrale: l’Anief di nuovo a segno in tribunale per l’inserimento in GaE e l’immissione in ruolo da piano straordinario

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Anief – Ancora due vittorie per l’Anief e ancora l’aspirata immissione in ruolo intervenuta grazie al prezioso intervento dei nostri legali che hanno ottenuto ragione in tribunale e tutelato il diritto di due precarie storiche a vedersi finalmente riconosciuto il loro diritto all’inserimento in quelle Graduatorie a Esaurimento da cui il MIUR ha voluto, da sempre, escluderle.

Il Tribunale del Lavoro di Bologna, infatti, non ha alcun dubbio sul diritto all’immissione in ruolo di una nostra iscritta che aveva partecipato al piano straordinario di immissioni in ruolo attraverso l’invio di un modello cartaceo essendole stata preclusa dal MIUR la possibilità di presentare la domanda online pur se inseirta a pieno titolo nelle Graduatorie d’interesse.

Il Giudice del Lavoro, infatti, spiega nuovamente al Ministero che “La sentenza di annullamento del giudice amministrativo ha efficacia caducatoria ex tunc e conseguentemente le argomentazioni della parte convenuta riferite alla data di entrata in vigore della normativa di riferimento non appaiono fondate”, specificando, inoltre, che “la sentenza del Consiglio di Stato, incidendo sul D.M. 235/2014, ha effetto sin dalla pubblicazione di detto decreto (aprile 2014), eliminando dalla realtà giuridica il provvedimento annullato sin dall’origine. L’eliminazione dell’atto viziato travolge, oltre al provvedimento impugnato, anche gli atti amministrativi consequenziali”.

Il Tribunale del Lavoro di Bologna, dunque, richiamando la costante e favorevole giurisprudenza di merito ottenuta dai legali Anief sul punto, riconosce “il diritto della ricorrente all’inserimento come richiesto nella fase A del piano di assunzione ex lege n. 107/2015 con conseguente condanna delle amministrazioni convenute a emanare gli atti necessari per l’individuazione della ricorrente quale destinataria di una proposta di stipula di un contratto a tempo indeterminato per la classe di concorso scuola primaria (EEEE) in relazione alla fase A nell’ambito della provincia richiesta”. Il Ministero, nuovamente soccombente contro le ragioni patrocinate dai legali Anief, dovrà anche corrispondere le spese di giudizio che il Giudice ha quantificato in € 2.000 oltre IVA, C.P.A. e 15% spese generali.

Soddisfazione piena anche presso il Tribunale del Lavoro di Ragusa, che riconosce il diritto all’inserimento in GaE di una docente in possesso di diploma magistrale abilitante, specificando che “i criteri fissati dal decreto ministeriale n. 235/2014, nella parte in cui hanno precluso ai docenti puniti del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, l’inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti ora ad esaurimento, sono illegittimi e vanno annullati” e condannando il MIUR, di conseguenza, all’immediato inserimento della ricorrente nelle graduatorie d’interesse e al pagamento delle spese di soccombenza per un totale di 1.350 euro oltre accessori.

Ancora una volta l’Anief ha tutelato i diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante per troppi anni ignorati dal MIUR e ha ristabilito il loro giusto diritto grazie anche alla grande esperienza dei propri legali. L’Anief ricorda che, per i docenti destinatari di favorevole e definitiva sentenza del Consiglio di Stato, è ancora possibile ricorrere per ottenere l’immissione in ruolo in caso la propria domanda cartacea di partecipazione al piano straordinario decretato con la Legge 107/2015 non abbia avuto seguito e che quanti volessero ricorrere per ottenere l’inserimento in GaE, possono aderire agli specifici ricorsi promossi dal nostro sindacato e rivolti a tutti i docenti abilitati.

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