Deleghe 107, scuole all’estero: organico potenziamento, PNSD e riduzione periodo permanenza

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Prosegue l’approfondimento della redazione di OS riguardante le deleghe, affidate dalla legge 107/2015 al Governo e che ieri hanno ricevuto il primo disco verde dal Consiglio dei Ministri.

Una delle suddette deleghe riguarda le scuole italiane all’estero, il cui riordino punta a diffondere e promuovere la nostra cultura al di fuori del Penisola, armonizzando l’offerta formativa delle citate scuole a quelle operanti sul territorio nazionale.

Al fine suddetto, saranno estese le novità introdotte dalla legge di Riforma agli istituti operanti al di fuori dei confini del Paese.

Di seguito le principali novità.

Organico di potenziamento

L’organico di potenziamento, introdotto nel corrente anno scolastico (ricordiamo che per lo scorso anno si è parlato di organico aggiuntivo, vedi al riguardo la nota MIUR n. 30549 del 21/09/2015), verrà esportato anche nelle scuole italiane all’estero e consisterà in una dotazione organica di 50 docenti in più. Tali insegnanti avranno il compito di potenziare le competenze degli studenti in musica, arte o cinema.

La suddetta dotazione organica dovrà, inoltre, operare al fine di garantire il sostegno agli studenti che presentano difficoltà.

Piano Nazionale Scuola Digitale

Le scuola italiane all’estero potranno partecipare ai bandi riguardanti il Piano Nazionale scuola digitale, al fine di innovare l’azione didattica dei docenti, che vi operano, e facilitare i processi d’apprendimento degli allievi, le cui modalità d’apprendimento si fondano sempre di più sui canali tipici dei nuovi mezzi tecnologici.

Periodo di permanenza all’estero

Il periodo di permanenza massimo all’estero non sarà più di 9 anni ma di 6, al fine di evitare un periodo troppo lungo di distacco dal sistema nazionale.

Ricordiamo che il periodo di 9 anni riguarda i docenti impiegati presso le Scuole Europee (si tratta di un periodo unico di 9 anni), mentre nelle altre istituzioni scolastiche il personale può prestare servizio per un massimo di tre periodi, ciascuno dalla durata di 5 anni, periodi che devono essere intervallati da un periodo di 3 anni di servizio in territorio nazionale.

Da quanto comunicato dal Miur, nella giornata di ieri, la delega sembra riguardare soltanto il periodo di nove anni presso le scuole europee, anche perché, diversamente che nelle altre istituzioni italiane all’estero, si tratta di un periodo unico senza alcun intervallo. Vedremo nel testo del decreto se sarà così o ci saranno modifiche anche per il servizio nelle scuole diverse da quelle Europee.

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