Contenzioso bonus merito, Uil: colpa del Miur, materia andava contrattata

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Il Miur, come abbiamo già riferito, ha accreditato alle scuole l’80% delle somme destinate a premiare i docenti “meritevoli” per l’anno scolastico 2015/16.

Bonus merito, arriva alle scuole l’80% dei soldi. Pronti a pagare i migliori

Il fatto che non sia stata accreditata l’intera somma è stato attribuito ai ricorsi attualmente pendenti, a causa dei quali si sarebbe dovuto richiedere ai docenti la restituzione delle somme ricevute, qualora queste fossero state accreditate per intero e qualora il contenzioso si concludesse a sfavore del Miur.

I ricorsi in questione sono stati avanzati affinché il bonus fosse riconosciuto anche ai docenti precari per cui, qualora i giudici dovessero dare ragione a questi ultimi, il 20% non accreditato dovrebbe essere utilizzato per estendere il premio anche agli insegnanti a tempo determinato.

Bonus merito anche ai precari, presto la sentenza. Dirigenti hanno premiato un insegnante di ruolo su tre, con somme tra 200 e 1.800 euro

Sulla questione del bonus e dei ricorsi è intervenuta la Uil Scuola, secondo cui il ricorso ai giudici è colpa del Miur, che ha sottratto la materia alla contrattazione.

“Dal 22 novembre sono reperibili nei capitoli di bilancio delle singole scuole le risorse corrispondenti all’80% della quota spettante, calcolata a giugno, relativa all’attribuzione del bonus professionale docente (merito).

Tale somma costituisce una parte  di quella complessivamente assegnata a ciascuna scuola. Ciò in quanto sono pendenti ricorsi, il cui  contenzioso è addebitabile alla gestione del Miur che l’ ha creato sottraendo la materia alla sua vera natura contrattuale. “

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