Consiglio di Stato sblocca fondi paritarie. Toccafondi, pronti a erogare

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“Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva che bloccava il decreto del riparto dei fondi per le scuole paritarie. Adesso procediamo velocemente con l’erogazione dei contributi, a rischio sono migliaia di stipendi e il regolare svolgimento delle attività delle scuole paritarie” Ad affermarlo Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur

“Questo clamoroso ritardo, che non è dipeso dal Miur – ha aggiunto Toccafondi – è la conferma che circa 1 milione di famiglie, 13.000 scuole e quasi 100.000 dipendenti, ovvero il settore della parità scolastica, non possono vivere nell’incertezza”.

“Questo governo ha fatto molto per stabilizzare e aumentare le risorse, aiutare le famiglie attraverso sgravi fiscali, combattere i cosiddetti diplomifici e dare più attenzione agli studenti con disabilità, con uno stanziamento economico di 12 milioni di euro. Ma tutto questo non basta. Questo sistema ha bisogno di stabilità e certezze, ha bisogno di ragionevolezza e buonsenso non certo di battaglie ideologiche” ha concluso il sottosegretario all’Istruzione. Ieri la sesta sezione del Consiglio di Stato, presidente Sergio Santoro, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Aninsei, l’Associazione Nazionale Istituti Non Statali, che aveva chiesto di sospendere, appunto, gli effetti del decreto ministeriale sulla ripartizione dei fondi dello scorso anno scolastico. Il decreto, quindi, resta valido. Secondo i giudici amministrativi, “il danno prospettato dall’associazione ricorrente – si legge nella sentenza di cui è estensore il consigliere Marco Buricelli – non appare grave, ove comparato con gli interessi coinvolti nei tempi, brevi, occorrenti per la definizione del ricorso nel merito”. Nel giro di poco tempo, quindi, si attende una decisione definitiva sulla questione, anche se la scelta di non sospendere il decreto è in parte già indicativa. Aninsei aveva chiesto la sospensiva facendo leva su una precedente sentenza del Consiglio di Stato, emessa il 30 gennaio scorso, che aveva giudicato illegittima la condotta del Miur sulla ripartizione dei fondi, ma con riferimento ad un altro periodo, ossia l’anno scolastico 2012/2013. Ma il Consiglio di Stato ha stabilito quella decisione poteva riguardare solo la ripartizione dei fondi relativa a quell’annualità. Accanto al ministero e contro Aninsei si era costituita in giudizio anche la Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne.

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