Concorso scuola con orali a porte chiuse? Accolti ricorsi al Tar, si ritenta il colloquio
Qualora la prova orale si sia svolta a porte chiuse i bocciati potranno ritentare il colloquio: è una questione di trasparenza per il Tar.
La legge in materia di concorsi pubblici impone trasparenza. E proprio per questo motivo il Tar ha accolto il ricorso di due aspiranti insegnanti di italiano alle scuole secondarie di primo e secondo grado dopo la bocciatura alle prove orali, avvenuta a porte chiuse. I due aspiranti docenti, quindi, potranno tentare di nuovo il colloquio.
E’ accaduto ad Udine ma la sentenza crea un precedente e come i due prof che hanno presentato il ricorso potranno ritentare il colloquio anche tutti gli altri bocciati alla prova orale.
“È fondata la censura relativa allo svolgimento della prova orale a porte chiuse, poiché non è stato consentito l’accesso al pubblico. E lo svolgimento della prova orale a porte chiuse contrasta con i principi che riguardano la pubblica amministrazione in genere e lo svolgimento delle prove orali dei concorsi in particolare, le quali, salvo che non sia stabilito altrimenti, devono essere accessibili al pubblico” scrivono i magistrati Umberto Zuballi, Manuela Sinigoi e Alessandra Tagliasacchi nella sentenza depositata la scorsa settimana.