Concorso docenti: nuove prove per i docenti, ma sono uguali a quelle del 2016

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Le domande di alcune prove suppletive del concorso a cattedra del 2016 sarebbero state copiate e incollate dagli esami dello scorso anno: denunce e proteste per questa situazione perché si rischia di favorire la seconda ondata di candidati a svantaggio di chi invece ha già fatto il concorso.

I test hanno interessato 104 delle 115 classi di concorso esistenti, per un totale di 434 procedure diverse e circa 5.500 concorrenti previsti. Di questi solo 3.655 (il 65,3%) hanno effettivamente svolto l’esame, ma in compenso se ne sono presentati altri 1.195 grazie ad ulteriori ordinanze cautelari che continuano ad essere emesse di giorno in giorno.

Secondo ilfattoquotidiano.it alcune domande sarebbero state identiche a quelle dello scorso anno. Il problema riguarda in particolare la classe di concorso AD04, quella di lettere alle medie e alle superiori che avrebbe oltre metà prova copiata o simile a quella precedente. Secondo quanto raccontato da chi ha sostenuto i test, “praticamente uguali” al 2016 sarebbero stati due quesiti, quello sul valore della letteratura e sul tema della memoria in Montali, Pascoli e Leopardi. Nella domanda su Petrarca è cambiato solo il sonetto, non il senso del tema da svolgere. Ripresentata anche la scelta di “3/4 letture da proporre alla classe”, solo su un argomento diverso (era “la diversità”, è cambiata in “l’amicizia”). Somiglianze ci sarebbero state pure nella parte in inglese, in particolare in uno dei due testi di comprensioni.

Il Miur ancora non ha pubblicato i testi delle prove e dal MIUR non è stato possibile avere alcun riscontro. Alcune associazioni hanno comunque sollevato la questione: il Coordinamento Nazionale Tfa, ad esempio, farà una richiesta di accesso agli atti per avere i testi delle prove, anche per materie come biologia, scienza degli alimenti, scienze economico-aziendali.

Se l’anomalia delle domande “copiate” verrà confermata, partirà un’immediata diffida al Miur per la sospensione della procedura; l’obiettivo è bloccare le prove e farle ripetere, cosa già successa per il concorso ad infermieri a Torino: il TAR lo ha sospeso
perché alcuni quesiti erano state ripresentati uguali tra il primo e il terzo turno.

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