Concorso a cattedra. Coordinamento Nazionale TFA chiede o di rimandare le prove, o programmi più ristretti

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In merito alle bozze del bando di concorso anticipate in questi giorni, l’associazione Coordinamento Nazionale TFA (CNT) ha già espresso la propria soddisfazione per l’impostazione della tabella di valutazione titoli, e chiede a gran forza che resti invariata.

In merito alle bozze del bando di concorso anticipate in questi giorni, l’associazione Coordinamento Nazionale TFA (CNT) ha già espresso la propria soddisfazione per l’impostazione della tabella di valutazione titoli, e chiede a gran forza che resti invariata.

Ben diverso è il nostro giudizio sulle anticipazioni che circolano su prove e programmi d’esame. Denunciamo in primo luogo la mancanza di chiarezza nella comunicazione riguardo ad aspetti cruciali quali l’accorpamento delle classi di concorso e l’assenza di intere classi di concorso dalle bozze.

Siamo anche perplessi sui tempi dichiarati di svolgimento delle prove: ci sembra impensabile prepararsi a un concorso che si preannuncia così complesso in meno di due mesi dalla pubblicazione del bando. Enciclopedismo e tempi stretti mal si conciliano. Per garantire un responso più serio, cioè meno legato al caso e alla fortuna, si dovrebbe:

– o rimandare il concorso di alcuni mesi
– o fornire un programma più ristretto sul quale prepararsi per le prove.

Se i tempi e i programmi dovessero invece malauguratamente restare quelli attuali, il CNT chiede di:

1) limitare la verifica delle lingua nello scritto a domande a risposta multipla e/o comprensione del testo. Evitare risposte aperte e prevedere uso del vocabolario;

2) chiarire i criteri con cui verranno impostate le domande dello scritto, fornendo degli esempi di possibili tipologie;

3) fornire una bibliografia di riferimento quantomeno per la parte generale di pedagogia/didattica/psicologia dell'evoluzione; tali materie, infatti, sono state affrontate in modo molto diverso a seconda dell'università in cui è stato frequentato il corso di abilitazione;

4) riservare alla sola prova orale la verifica delle conoscenze di legislazione scolastica, così come avvenuto nel concorso 2012;

5) chiarire quali misure (criteri nazionali, griglie di valutazione trasparenti e oggettive ecc.) si pensi di adottare per arginare la discrezionalità dei giudizi in parte connaturata alla tipologia domande aperte.

Denunciamo inoltre l’assurdità dei casi di classi di concorso accorpate per le quali ci si trova a dover studiare in poche settimane parti di programma su materie per le quali non si è stati abilitati. Su questo punto, che riteniamo palesemente illegittimo, preannunciamo la pubblicazione di documenti sui casi specifici.

Il Coordinamento Abilitati TFA si adopererà – nel tempo che ci separa dall’uscita del bando definitivo – per far sì che vengano accolte queste richieste, nella convinzione che possano trovare ampia condivisione tra i partecipanti al prossimo concorso.

I Coordinatori Bonadimani, Burrasca, Di Pirro, Fazio, Mariotti, Piersantelli, Viti.

CNT ‪#‎abilitatitfa‬

Concorso a cattedra. Coordinamento Nazionale TFA: soddisfazione per merito premiato nella bozza di tabella valutazione titoli

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