Le tracce ufficiali dei concorsi a cattedre: da Edises nuovo omaggio per i suoi clienti

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Os consiglia Edises: esempio di risposta sintetica a una domanda aperta. Riportiamo di seguito un esempio di svolgimento sintetico a una domanda ufficiale per esercitarsi alla prova scritta del prossimo Concorso a Cattedra. La sintesi è tratta dal volume Avvertenze Generali di E. Barbuto e G. Mariani, Edises 2016

Os consiglia Edises: esempio di risposta sintetica a una domanda aperta. Riportiamo di seguito un esempio di svolgimento sintetico a una domanda ufficiale per esercitarsi alla prova scritta del prossimo Concorso a Cattedra. La sintesi è tratta dal volume Avvertenze Generali di E. Barbuto e G. Mariani, Edises 2016

La traccia è stata assegnata ai candidati del Concorso a Cattedra del 1999 per la classe A036 Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione (nuova A–18 Filosofia e Scienze umane). Si tratta tuttavia di un tema di interesse comune a tutti i candidati, poiché la motivazione è un elemento determinante per lo sviluppo delle strutture cognitive e l’acquisizione degli apprendimenti in qualsiasi campo disciplinare.

Scarica qui tutte le tracce ufficiali dei precedenti concorsi

La traccia

Motivazione in campo educativo

Il problema della motivazione, alla luce delle più diffuse teorie psicologiche.

Ne discuta il candidato, illustrandone adeguatamente il ruolo e la funzione nei processi di apprendimento e le modalità di stimolazione in contesti scolarizzati, in vista del successo formativo.

Risposta sintetica

Una buona pratica didattica non può essere progettata tenendo conto dei soli elementi cognitivi, ma deve basarsi su un’attenta analisi della dimensione emozionale e affettiva. La motivazione, le emozioni, i valori, l’intelligenza emotiva sono, come ormai dimostrano e riconoscono tutti gli studi sul processo educativo, elementi determinanti per lo sviluppo delle strutture cognitive e per l’acquisizione e il consolidamento degli apprendimenti.

La motivazione è infatti alla base dell’apprendimento; è quindi necessario creare un clima didattico capace di favorirla. La motivazione coincide con il bisogno di scoprire, di conoscere, con la curiosità, con il desiderio di apprendere e può essere sollecitata, mettendo in crisi l’equilibrio della struttura conoscitiva che il soggetto in formazione ha raggiunto in quel determinato momento.

Alcuni elementi che possono mettere in crisi questo equilibrio sono:

  • La presa di coscienza di una mancanza di coerenza nell’organizzazione interna della conoscenza;
  • La presa di coscienza di vuoti, lacune, tasselli mancanti;
  • La sensazione provata dall’alunno di non disporre delle capacità e degli strumenti per condurre azioni conoscitive efficaci e coerenti nel mondo esterno.

Questi elementi, destabilizzando la struttura conoscitiva, stimolano la ricerca di un nuovo equilibrio attraverso nuovi apprendimenti e potenziano la motivazione.

Il tema è al centro del dibattito pedagogico dagli inizi del ‘900 ed è ancora oggi di grande attualità.

Gli studiosi hanno individuato tre principali tipologie di motivazione:

  • La motivazione basata sul rinforzo esterno (motivazione estrinseca): l’alunno vuole intraprendere il percorso di apprendimento per ottenere un premio o cessare una punizione;
  • La motivazione basata sul sé (motivazione intrinseca): l’impegno profuso dal discente nasce da una spinta soggettiva proveniente dall’interno, dalla volontà di dimostrare le proprie capacità, il proprio valore;
  • La motivazione compito: la motivazione viene attivata dall’interesse che l’allievo ha nei confronti di quella particolare attività. Si tratta di un particolare tipo di motivazione intrinseca detta anche “autotelica” – dal greco autos (sé) e telos (scopo o fine), in cui la ricompensa è l’esperienza stessa, in quanto lo scopo è auto-gratificante.

Se per stimolare la motivazione è necessario rompere l’equilibrio della struttura conoscitiva dell’alunno attraverso un elemento perturbante, è importante che quest’ultimo sia ben tarato sul suo stato cognitivo e che non gli richieda sforzi cui non è ancora pronto.

Un obiettivo cognitivo avvertito come troppo lontano da raggiungere viene facilmente abbandonato in itinere, oppure prima ancora di iniziare il percorso di apprendimento.

In questo caso, la motivazione subisce l’effetto opposto rispetto a quello desiderato: in assenza di gradualità si verifica un eccessivo affaticamento che scoraggia l’allievo che può spingere a desistere dal compito.

Gli argomenti presentati qui in estrema sintesi possono essere approfonditi nel manuale

Avvertenze Generali nel concorso a Cattedra 

Leggi una trattazione estesa dell’argomento “La motivazione in campo educativo”

Per una preparazione efficace al concorso, Os consiglia Edises: Leggi le recensioni certificate dei clienti

Finalizzato ad una preparazione completa sulle competenze psico-pedagogiche e didattiche e sulla conoscenza del sistema scolastico così come previsto dalle Avvertenze Generali che costituiscono parte integrante dei programmi d'esame

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