Abuso reiterazione contratti. Sentenza riguarda anche Trento e Bolzano

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Mauro Pericolo Presidente del Comitato “Magist.02” – Ora le Provincie di Bolzano e Trento saranno direttamente imputabili per la mancata applicazione della direttiva 70/99.

Mauro Pericolo Presidente del Comitato “Magist.02” – Ora le Provincie di Bolzano e Trento saranno direttamente imputabili per la mancata applicazione della direttiva 70/99.

Si è concluso con una condanna esemplare l’annoso ricorso che vedeva l’Italia sul banco degli imputati in Europa a causa della NON applicazione nel nostro paese della direttiva europea 70/99. Il governo italiano è stato oggi condannato dalla corte di giustizia europea a risarcire e stabilizzare più di 120.000 precari della scuola pubblica, sfruttati attraverso contratti a tempo determinato e reiterati per più di 36 mesi.

Il comitato di coordinamento dei maestri diplomati trentini “Magist.02” , come più volte dichiarato negli scorsi giorni, ribadisce come le provincie di Trento e di Bolzano saranno ora direttamente imputabili della mancata applicazione della direttiva europea di cui sopra, essendo ad esse demandata la competenza sulla gestione del personale scolastico e avendo quindi l’obbligo giuridico di applicare quella direttiva sui rispettivi territori.

Come soggetto collettivo attivo e indipendente del mondo della scuola, il Comitato è deciso a chiedere conto delle violazioni attuate dalle Provincie di Bolzano e Trento, in tutte le sedi giudiziarie competenti, avviando i dovuti ricorsi per la stabilizzazione e il risarcimento economico di tutti i soggetti vittime di questo reiterato e ingiustificato sfruttamento.

Auspichiamo che di fronte della valanga di ricorsi che ora si prospetta per le pubbliche amministrazioni provinciali, si concretizzi finalmente la volontà di operare un serio ripensamento di tutto il sistema di reclutamento, soprattutto in considerazione del fatto che anche nelle graduatorie di istituto attendono la stabilizzazione centinaia di precari trentini di cui l’amministrazione si serve da anni per garantire al sistema scuola il dovuto funzionamento.

Tra questi anche i maestri abilitatisi prima del 2002 con il “vecchio” diploma magistrale, di cui il nostro Comitato è portavoce, che per anni hanno atteso (relegati in una fascia di graduatoria sbagliata) un concorso mai indetto in regione, mentre i colleghi con il medesimo titolo venivano immessi in ruolo dalla graduatorie ad esaurimento e che oggi si vedono ulteriormente truffati dall’ ultima “trovata” della giunta Rossi, che ha deciso di istituire una 4 fascia aggiuntiva alle graduatorie ad esaurimento in cui far confluire solo determinate categorie di docenti, ponendo in essere degli inaccettabili distinguo tra maestri abilitatisi negli anni attraverso percorsi formativi diversi, ma con medesima valenza giuridica.

All’amministrazione chiediamo di operare un necessario cambio di rotta. Basta con la propaganda e la speculazione su inutili canali di abilitazione, in un contesto che già di per sé è straripante di professionalità pronte all’impiego.

Si pensi piuttosto ad una seria valorizzazione dell’esperienza e della competenza di chi è già presente nelle graduatorie ed opera su chiamata da svariati anni, predisponendo un concreto piano di stabilizzazione che coinvolga tutti gli aspiranti docenti, siano essi della Gae o delle graduatorie di istituto, poiché i diritti dei lavoratori non sono materia di baratto o a pannaggio di sole determinate categorie.
E’ ora di dare risposte serie a chi in questi anni ha portato avanti la scuola con passione e perché no, anche con grandi sacrifici personali, viste le condizioni avverse in cui tali docenti hanno dovuto operare.

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