Comitato Valutazione, criteri bonus premiale docenti: suggerimenti interessanti dall’USR Veneto

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L'USR Veneto ha pubblicato  il 16/02/2016 una nota volta a fornire indicazioni ai Comitati di Valutazione delle scuole venete per l'elaborazione dei criteri, sulla base dei quali i dirigenti scolastici, ai sensi della legge n.107/2015 comma 127, attribuiranno il bonus premiale ai docenti. La detta nota ha suscitato l'immediata reazione delle OO.SS., come abbiamo riportato nell'articolo "Bonus e comitato di valutazione. L'USR Veneto anticipa le linee guida nazionali: i sindacati contestano", che ritengono non spetti all'USR la competenza di dettare le linee guida in merito. 

L'USR Veneto ha pubblicato  il 16/02/2016 una nota volta a fornire indicazioni ai Comitati di Valutazione delle scuole venete per l'elaborazione dei criteri, sulla base dei quali i dirigenti scolastici, ai sensi della legge n.107/2015 comma 127, attribuiranno il bonus premiale ai docenti. La detta nota ha suscitato l'immediata reazione delle OO.SS., come abbiamo riportato nell'articolo "Bonus e comitato di valutazione. L'USR Veneto anticipa le linee guida nazionali: i sindacati contestano", che ritengono non spetti all'USR la competenza di dettare le linee guida in merito. 

Leggendo la nota, senza voler entrare nel merito delle contestazioni dei sindacati e dell'opportunità della nota e della sua validità "normativa", emergono interessanti spunti che i Comitati di valutazione potrebbero, comunque, seguire nella definizione dei criteri per assegnare il bonus volto a valorizzare il merito dei docenti.

L'USR, nella nota:

  • definisce l'ambito di applicazione dei criteri, suggerendo di valutare i docenti nell'ambito delle attività definite nel  PTOF, integrato dalle priorità del RAV e dal PdM, e volte a potenziare l'offerta formativa;
  • suggerisce, per l'elaborazione di indicatori più precisi e derivanti dai criteri generali indicati dalla legge, di rifarsi alle voci utilizzate per l'elaborazione del bilancio di competenze dei neo assunti e, quindi al documento predisposto dall'Indire;
  • suggerisce che la valutazione dei docenti venga esplicitata da descrittori strutturati secondo livelli ordinali crescenti. 

Si tratta di suggerimenti interessanti che possono costituire una buona guida, fermo restando che non si tratta di indicazioni prescrittive. Riportiamo di seguito la parte della circolare dedicata proprio alla definizione dei criteri: 

L’art. 1, comma 129 della L. 107, modificando l’art. 11 del D.lvo 297/94, stabilisce anche gli ambiti entro cui formulare i criteri di distribuzione del bonus:
“Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.”

E’ opportuno attenersi agli ambiti fissati dalla legge, iscrivendoli in modo coerente con la struttura organizzativa della scuola delineata dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa integrato con le priorità del RAV e dal Piano di Miglioramento. Ciò significa che è consigliabile tenere prioritariamente in considerazione, nei criteri di assegnazione del bonus, quelle attività che la scuola ha individuato come prioritarie per il miglioramento degli esiti degli studenti e dell’offerta formativa o per l’eventuale mantenimento
dei buoni risultati ottenuti e delle pratiche efficaci e funzionali consolidate.
Gli ambiti individuati dalle legge sono:
1. la qualità dell’insegnamento e il suo contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica e al successo formativo e scolastico degli allievi;
2. i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti relativamente al potenziamento delle competenze degli allievi;
3. l’innovazione didattica e metodologica;
4. la collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
5. le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Ciascuno di questi ambiti, che rappresenta un criterio, potrà essere specificato con alcuni indicatori più precisi e dettagliati, che possano spiegare più chiaramente le azioni che si intendono considerare come meritevoli di valorizzazione del merito.
Per l’individuazione degli indicatori, può essere utile fare riferimento alle voci prese in esame dal DM 850/15 per la formulazione del bilancio di competenze dei docenti neo assunti e, inoltre, al documento di lavoro predisposto da INDIRE sull’argomento e a suo tempo diffuso alle scuole…

[…] Piuttosto che punteggi e giudizi stringenti, pare utile pensare a descrittori strutturati in alcuni livelli ordinali crescenti (tre o quattro), simili a “rubriche”, che consentono interpretazioni più flessibili e ampie; nella formulazione dei descrittori ordinali, va posta peraltro attenzione a non definire “profili ideali” troppo dettagliatamente articolati, che potrebbero rappresentare a loro volta modelli troppo difficili cui aderire. Potrebbe essere funzionale, per lo meno in questa fase di prima applicazione, in presenza di criteri specificati da indicatori, definire descrittori articolati in voci tipo: “gli aspetti individuati vengono agiti sistematicamente, con la massima frequenza, con iniziativa autonoma e spontanea …”, o, invece: “gli aspetti individuati vengono agiti occasionalmente, in modo episodico, dietro precisa sollecitazione del dirigente o dei colleghi …”
 

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