Chiamata diretta, il no dei dirigenti scolastici siciliani

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Continua, almeno in Sicilia, lo stato d’agitazione dei Presidi, iniziato il 25 maggio u.s. in seguito alla manifestazione posta in essere per protestare contro le vessazioni burocratiche, le retribuzioni non adeguate alle responsabilità, i poteri limitati ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati in sede di stipula dei contratti e per le responsabilità in materia di sicurezza. 

I Dirigenti siciliani, come leggiamo su Repubblica-Palermo, non procederanno, per i motivi su esposti, alla chiamata diretta, che lo scorso anno, affermano, si è rivelata un fallimento anche per altri motivi. Uno di questi, risiede nel fatto che i docenti “chiamati” hanno poi cambiato sede in seguito alle assegnazioni provvisorie.

Il no alla chiamata diretta arriva sia dai dirigenti associati all’ANP sia da quelli rappresentati dai sindacati confederali.

Ricordiamo che, al momento, la chiamata diretta riguarda i docenti della scuola secondaria di II grado (dal 24 al 29 luglio), mentre si dovrebbe svolgere ad agosto, dopo l’assunzione, quella relativa ai neo immessi, sebbene tale procedura sembri a rischio per i tempi. Ne abbiamo parlato in questo articolo.

Ricordiamo, infine, che all’inerzia dei dirigenti subentrerà l’azione surrogatoria degli Uffici scolastici regionali, che assegneranno i docenti alle scuole in base al punteggio di mobilità.

Chiamata diretta docenti II grado: dal 24 al 29 luglio proposta incarico, dal 31 luglio al 1° agosto assegnazione d’ufficio. Le procedure

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