Chiamata diretta: verso accordo su come dirigenti sceglieranno docenti, ma restano importanti divergenze tra MIUR e sindacati. Prossimo incontro il 15 febbraio
Nella giornata odierna, è proseguito il confronto tra Miur e sindacati sulla chiamata diretta, ossia sull’assegnazione dei docenti titolari di ambito su scuola.
Il primo incontro, com’è noto, si è risolto in un un nulla di fatto, con i sindacati che hanno definito inaccettabile la bozza di proposta illustrata dal Miur.
Ricordiamo che l’amministrazione, nel corso del primo incontro, aveva presentato una proposta secondo cui venivano stabiliti 36 requisiti a livello nazionale, relativamente ai quali il dirigente scolastica indicava un ordine di priorità; il collegio dei docenti, riguardo alla scelta dei criteri, aveva solo un ruolo consultivo e non deliberativo, per cui si lasciava ampio spazio alla discrezionalità del DS.
La bozza presentata oggi, invece, sembra presentare alcuni aspetti condivisi dalle parti sociali, nonostante la distanze tra Miur e sindacati sia ancora notevole. Il clima in cui si è svolto l’incontro, tuttavia, lascia ben sperare per la redazione di un testo condiviso.
Le parti si sono dati appuntamento per mercoledì (nel pomeriggio) e giovedì (mattina) prossimi.
Chiamata diretta, la proposta Miur: DS sceglie requisiti “sentito” il collegio dei docenti
Mobilità: per chiamata diretta Miur presenta bozza con 36 requisiti, inaccettabile dai sindacati