Chiamata diretta: 95% ha inserito il curriculum, ma incarichi a 62% docenti

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Sarebbero questi i numeri che hanno riguardato l’avvio della cosiddetta chiamata diretta dei docenti che ha esordito questa estate.

Tra numerose polemiche legate alla faziosità di alcuni avvisi dei dirigenti che spesso si sono distaccati dal piano triennale dell’offerta formativa, o sono state colorite con richieste discutibili come video di presentazione a figura intera, questa estate si è consumato il primo atto del nuovo sistema di assegnazione dei docenti agli incarichi nelle scuole.

L’operazione ha riguardato 61.277 docenti, prevalentemente neoassunti nella fase C. I docenti hanno inserito il proprio curriculum online, nella piattaforma IstanzeOnline che è servita ai dirigenti per farsi un’idea delle competenze del docente.

Secondo i dati forniti dal Ministero, il 95% dei docenti ha inserito il proprio curriculum online per essere scelti dalle scuole che, nel contempo, avevano pubblicato online gli avvisi.

A questo numero elevato di docenti ligi nell’operazione di inserimento del curriculum, non ne corrisponde uno altrettanto alto relativamente agli incarichi. Infatti, i docenti che hanno preso servizio nella scuola richiesta tramite questo sistema sono stati il 62%.

E’ conseguenza che il restante 48% ha ottenuto l’incarico con un’assegnazione d’ufficio degli USR, soluzione possibile e contenuta nell linee guida.

Sarebbe interessante sapere se questo 48% è dovuto ad una rinuncia da parte dei dirigenti di utilizzare il canale della chiamata diretta o dei docenti che, una volta inserito il curriculum, non hanno inviato domanda alle scuole.

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